Lo scorso mese vi abbiamo dato la notizia della nascita del progetto Mageia, una sorta di costola autonoma del progetto Mandriva, curato dagli ex-sviluppatori epurati dall’azienda francese.

Visto che dopo l’annuncio sono sorte delle incomprensioni, sia tra gli utenti che tra gli alti dirigenti Mandriva sull’effettiva utilità del progetto, vogliamo provare a chiarirvi le idee. E lo facciamo grazie all’ottimo lavoro del team italiano della neonata distribuzione che ci ha segnalato il suo blog dove tutti gli interessati potranno ricevere ogni giorno informazioni sugli sviluppi del progetto. “Mageia è nata dalle difficoltà finanziarie e manageriali di Mandriva S.A., l’azienda che si occupa di curare l’omonima distribuzione Mandriva (ex Mandrake), ed è frutto del desiderio di alcuni ex-dipendenti (seguiti immediatamente da buona parte della comunità Mandriva) di creare finalmente una distribuzione Linux che sia libera dal controllo di aziende, che sia facile nel suo utilizzo (ma con tutte le potenzialità per i power-users) e sopratutto che sia gestita interamente dalla comunità, tramite elezione diretta dei candidati nel Consiglio (Counsil)”, si legge sul blog.

Mentre si decide ancora sul logo da utilizzare, è stata già registrata l’associazione Mageia e pubblicato il manifesto dei valori. Presto verrà proposto anche un processo per iniziare il lavoro dei vari team. Uno dei primi compiti sarà l’elezione per il “Mageia council” e la scelta di un leader e di un co-leader. Inoltre, è in via di ultimazione il forum ufficiale per il supporto agli utenti e l’applicazione Web che permetterà agli sviluppatori di gestire i vari mirror della distribuzione. E’ disponibile anche una versione preliminare del sito web ufficiale della nuova distribuzione. Insomma, dall’impegno che ci stanno mettendo questi ragazzi, pare che il progetto sia partito col piede giusto.