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21 giugno 2007 Visualizzazioni: 502 Business

Linux in crescita anche nel mondo dei database

Oracle, IBM e Microsoft dominano il mercato dei database relazionali ma gli esperti di mercato sono stati costretti a cambiare il loro modo di lavorare e di analizzare il mercato dei database grazie all’incredibile crescita di prodotti basati sulla filosofia open source.


I ricavi del mondo dei database relazionali, secondo Gartner, sono aumentati di circa il 14.2% all’anno. Lo scorso anno quest’ultimi si piazzavano sui 15.2 miliardi di dollari. Ovviamente l’85.6% dell’intero mercato era andato ai tre storici leader del mercato: Oracle, IBM e Microsoft. La crescita più importanta l’ha fatta sicuramente la Microsoft, riuscendo a crescere, nell’ultimo periodo, sino al 28%. Dal canto suo, Oracle, occupa ben il 47.1% del mercato mentre l’IBM il 21.1%. Microsoft si piazza sul 17.4%.

Il fatto più eclatante è quello che riguarda l’adozione di Linux anche all’interno dei database relazionali. Mentre i database basati su Unix e Windows continuano a prevalere, Linux ha toccato punte di oltre il 67% di crescita riuscendo ad occupare il 15.5% dell’intero settore. Ciò consente a database come MySQL e EnterpriseDB di ben sperare per il futuro.

Grazie a questa inaspettata crescita del pinguino anche nel mondo dei database relazionali la stessa Gartner, società analista di mercato, ha dichiarato che dovrà modificare ben presto i suoi metodi di raccolta dei dati. Inizialmente i dati venivano raccolti in base agli introiti provenienti dai costi di licenza ma visto che GNU/Linux non ne possiede bisognerà basare il nuovo modello sulla qualità, e quantità, degli aggiornamenti, degli abbonamenti, dell’hosting e della loro manutenzione.

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