Viviamo in un mondo virtuale dove ormai i tag la fanno da padrone: e se anche il pinguino cominciasse ad utilizzarli?
Un interessante articolo pubblicato dai colleghi americani di Linux Journal apre una discussione molto importante che riguarda molto da vicino il mondo dei sistemi operativi, in particolare GNU/Linux: e se il pinguino abbandonasse la tradizione struttura gerarchica e utilizzasse i tag per meglio organizzare i file? Ad esempio, una raccolta musicale dei Dream Theater potremmo memorizzarla in “/Musica/Dream Theater” e per accedervi dovremmo per forza conoscere il percorso assoluto, o comunque attraversare qualche directory all’interno del file system.
Utilizzando i tag potremmo semplicemente digitale la parola “dream theater” oppure “musica” per accedere alla directory musicale o a quella dove sono archiviate le canzoni del nostro gruppo musicale preferito. Tuttavia, per il momento ci sono due grosse limitazioni a questa soluzione: quasi nessuna applicazione è pronta ad utilizzare i tag e manca uno standard per i metadata. Tuttavia, aggiungiamo noi, soluzioni come Beagle, Spotlight e Google Desktop Search potrebbero velocizzare notevolmente la ricerca dei file. E voi, cosa ne pensate?