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Server: Linux cresce, Windows anche

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StarOffice sugli aerei di linea di Singapore

31 maggio 2007 Visualizzazioni: 734 Business

Le richieste degli utenti Linux

La comunità GNU/Linux si basa ovviamente su persone. Queste persone collaborano in vario modo; dal supporto attivo allo sviluppo di un particolare applicativo, alla documentazione, alla localizzazione e molto altro ancora. La parte più importante però la svolgono quando richiedono qualcosa alle società che stanno dietro allo sviluppo dei prodotti che utilizzano. Vediamo dunque cosa cercano.

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Durante l’Open Source Business Conference alcuni utenti di classe enterprise hanno avuto modo di avanzare le loro richieste ai diretti interessati, cioè alle società produttrici di software. La richiesta che ha accomunato un po’ tutti è quella di aggiornare i suddetti prodotti meno frequentemente e dare all’utente finale maggiori informazioni su cosa è incluso, o escluso, nelle varie patch e aggiornamenti.

Uno dei tanti sviluppatori software presenti alla conferenza ha dichiarato che i software open source di classe enterprise hanno bisogno di decelerare la loro frenetica corsa a non si sa cosa. Il software deve essere più alla portata dello sviluppatore, o semplice utente, che lo utilizza e dovrebbe basarsi su roadmap di maggior spessore organizzativo. Un altro sviluppatore è invece convinto che la grande competizione scaturita dall’innumerevole numero di software open source, quasi simili, presenti sul mercato renda difficile la scelta del software adatto alle esigenze di una determinata società. Pare dunque che GNU/Linux sia molto forte in alcuni rami ma debole in altri, come quello enterprise.

Domanda: voi cosa ne pensate ? Prendete questo articolo come uno spunto di riflessione. Vorrei capire, voi, cosa chiedereste alla società, o semplice comunità, che distribuisce il vostro software open source preferito. Parlo di richieste mirate al miglioramento del software stesso e del suo processo di sviluppo e rilascio, ovviamente.

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    Io dico che posso essere d’accordo con la riduzione della frequenza degli aggiornamenti che a volte diventando parecchio frenetici fanno perdere molto tempo ai sistemisti per leggersi la doc riguardante l’aggiornamento.

    Sono invece in totale disaccordo con il fatto che la troppa varietà di software opensource renderebbe confusa e difficile la scelta.
    Secondo me é meglio avere più scelta che essere obbligati su di una sola, se poi non si ha voglia di mettersi li a leggersi le specifiche per fare i confronti … be … quella è unìaltra cosa.