L’hacker George Hotz sta sviluppando un sistema, basato su Ubuntu, che consentirebbe di rendere completamente autonomo qualsiasi autoveicolo.
Un’auto che guida da sola. No, non è un’utopia e neppure una novità considerato che colossi come Google e Tesla sono già a lavoro da qualche anno proprio su questa tecnologia. Ma non sono gli unici. Già, perché c’è un tizio, tal George Hotz, che sta lavorando in piena autonomia proprio per rendere più intelligenti gli autoveicoli. Un hacker che non è poi un personaggio del tutto nuovo nel panorama informatico mondiale: si deve a lui lo sblocco dell’iPhone e della PlayStation 3.
Hotz non ha un team di centinaia di ingegneri a disposizione, ma solo le sue conoscenze e alcune armi per nulla segrete: un Lidar (Light Detection And Raging), che di fatto è un radar laser, un display da 21,5 pollici da posizionare al centro della plancia dell’autoveicolo, una manciata di telecamere puntate attorno all’auto e tutto l’hardware necessario al corretto funzionamento di Ubuntu. Sì, è proprio la distro firmata Canonical che gli sta permettendo di realizzare il suo sistema low-cost per rendere autonomo qualsiasi veicolo. Low-cost perché l’obiettivo è quello di vendere l’intero kit a circa 1000 dollari, cifra che può sembrare elevata ma, facendo quattro conti è davvero ridicola per ciò che questo sistema permetterà di fare. Pensiamo, ad esempio, a chi non ha le capacità motorie necessarie a guidare un veicolo ma che non vuole rinunciare a spostarsi in giro per la città senza “scomodare” amici, parenti o accompagnatori.
Allo stato attuale, però, siamo ancora ben lontani da un sistema stabile e sicuro anche se Hotz punta ad avere un prototipo 100% funzionante entro il prossimo anno.
Fonte: Bloomberg