Il governo australiano dice no al software proprietario, cercando di adottare sempre più soluzioni Open Source. Il tutto, creando importanti posti di lavoro.
Dopo il buon esempio della città di Monaco di Baviera, tante altre realtà europee e non hanno deciso di scommettere sull’Open Source. Ed è così che negli ultimi anni, sempre più aziende private ed organizzazioni pubbliche, si sono lentamente affacciate al fantastico mondo del software aperto che, oltre ad un notevole risparmio economico, garantisce prestazioni massime.
A capirlo è anche il governo australiano che per bocca di John Sheridan, CTO dello stesso governo, ha affermato di spingere sempre più su piattaforme aperte, Drupal prima fra tutte. La politica australiana attuale prevede l’obbligatoria considerazione di software Open Source, magari mista a soluzioni proprietarie, in tutti quei progetti che richiedono una spesa superiore agli 80000 dollari australiani. Ed è così che il Ministero delle Finanze, il Dipartimento di cambiamento climatico, il Dipartimento della Pubblica Istruzione e tanti altri organi australiani hanno spalancato le porte non solo a Drupal, ma anche ad un notevole numero di dipendenti specializzati su questa piattaforma. E pensare che c’è ancora chi pensa che con Linux non si possa arrivare a fine mese!
Fonte: ZDNet