La Free Software Foundation rilascia ufficialmente oggi la versione 3 della tanto discussa GNU General Public License (GPL), ovvero la licenza software più usata a livello mondiale: quasi i tre quarti di tutti i programmi software (conosciuti anche come Free/Libre e Open Source Software (FLOSS)) sono distribuiti sotto questa licenza. Dopo l’ultima revisione di circa 15 anni fa, lo sviluppo del software libero, la distribuzione e l’uso sono notevolmente cambiati.
Sin dalla discussione iniziale sulla GPL v3 a gennaio, i membri della comunità del software libero hanno vagliato quasi un centinaio di proposte per migliorarla. Con l’aiuto del comitato di valutazione, la Free Software Foundation (FSF) e il Software Freedom Law Center hanno considerato tutti i problemi sollevati dagli utenti: “Abbiamo considerato ogni proposta con cura”, ha affermato Eben Moglen, fondatore e presidente del centro Software Freedom Law, che rappresenta vari progetti di software libero e assiste la FSF nella revisione della nuova licenza.
“Ascoltando la gente di tutto il mondo, abbiamo lavorato per una licenza che agisce coerentemente in differenti sistemi legali ed in una varietà di situazioni”. Il primo scopo della GNU GPL è preservare la libertà di utilizzo, condivisione e modifica del software libero”, afferma Richard Stallman, fondatore di FSF e autore originario della GPL; “Dipendiamo dalla revisione pubblica per far si che la GPL assuma questo compito in modo affidabile.”
La GNU GPL v3 non proibisce l’implementazione delle caratteristiche di DRM, ma previene l’imposizione degli stessi agli utenti in un modo che questi non possano rimuoverli. Un’altra revisione significativa nella nuova bozza include la sezione rielaborata della compatibilità delle licenze e le clausole che permettono ai programmi coperti da GPL di essere distribuiti in determinati network di condivisione di file come BitTorrent.
Inoltre, questa release include la prima bozza della GNU Lesser General Public License (LGPL) versione 3, che copre la maggior parte delle librerie di sistema del software libero, incluso alcune pubblicate dalla FSF.
Il testo delle nuove GPL v3 e LGPL può essere letto sul sito della FSF, che sito contiene anche il commento audio di Eben Moglen, un documento che descrive i cambiamenti realizzati nella nuova versione, nonché le varie tappe seguite nel processo di revisione della nuova licenza.
Ricordiamo che la FSF, fondata nel 1985, si dedica alla promozione dell’uso corretto del computer, dello studio, della copia, della modifica e della redistribuzione dei programmi dei computer; promuove lo sviluppo e l’uso libero del software - in particolare i sistemi operativi GNU e le varianti Linux - e la documentazione libera per il software libero e si preoccupa anche della diffusione della consapevolezza etica e politica del problema della libertà dell’uso del software.
La Software Freedom Law Center (SFLC) - il cui presidente Eben Moglen, è uno dei maggiori esperti mondiali in fatto di leggi sul copyright applicate al software - fornice supporto legale e altri servizi legati alle leggi per proteggere e avvantaggiare il software open source. Oltre alla FSF, tra i clienti della SFLC ci sono X.org, Plone e Wine.
di Francesca Beatrice Cice - Programmazione.it