Dopo l’accesa discussione scatenatasi sulle nostre pagine circa il formato proprietario della Microsoft, Open Office XML, e l’universo GNU/Linux in seguito alla notizia del presunto incentivo economico, da parte di Microsoft verso società partner, al fine di ottenere voti favorevoli all’adozione del formato come standard ISO in alcune nazioni europee, ecco la risposta dell’International Organization for Standardisation (ISO).
La notizia è stata resa nota ieri dall’ISO, organizzazione dedita all’adozione di nuovi standard. La motivazione è facile da intuire: la proposta deve essere rivista, per essere nuovamente considerata, a seguito anche dei tanti commenti negativi scaturiti durante le operazioni di voto.
A quanto pare la Microsoft non si è persa d’animo e si dice sicura dell’adozione del suo formato entro l’anno prossimo, data della seconda votazione. La proposta, per essere accettata, deve passare attraverso due procedure di votazione. Prima di tutto deve ottenere i due terzi dei voti dei famosi P-member, coloro che hanno cioè collaborato alla proposta, e successivamente ottenere i tre quarti dei voti di tutti i partecipanti alla votazione finale.
Secondo molti la causa principale del fallimento di questo tentativo da parte Microsoft risiede nell’email pubblicata qualche giorno fa da Computer Sweden e dunque dalle presunta irregolarità in sede di votazione. Altri considerano il risultato come un ulteriore svantaggio verso i prodotti open source come ad esempio OpenOffice.org che non solo adotta un formato già approvato, l’Open Document Format, ma è anche completamente libero e gratuito.
di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net