L’universo GNU/Linux è stato spesso criticato per l’eccessiva presenza di distribuzioni che, a volte, non fanno altro che disorientare l’utente al momento della delicata scelta della distribuzione che fa al caso proprio, sicuramente il momento più importante. Proviamo a dare insieme una risposta a questa situazione.
Diciamoci la verità: esistono troppe distribuzioni GNU/Linux. Fra un po’ di tempo nemmeno distrowatch.com riuscirà più a tenerne il conto. Ne esistono tante, tutte troppo simili, tutte la copia di un’altra, tutte basate sulle stesse e più blasonate distribuzioni. Ma a cosa servirà mai questa situazione ?
Leggendo questo post mi sono chiesto anch’io il perchè della così sempre più crescente mole di nuove proposte. Secondo l’autore il perchè di questa situazione è facilmente imputabile alla concezione, tutta linuxiana: “Se non vi piace ciò che stiamo facendo, provate a farlo da soli“.
Sinceramente mi trovo d’accordo con l’opinione dell’autore, convinto sul fatto che le uniche distribuzioni degne di tale nome sono solamente Gentoo, Slackware, Debian e RedHat. Le uniche quattro che hanno un modo tutto proprio di gestire pacchetti e sistema. Proprio sulla base di quest’ultime si sone create, nel corso degli ultimi anni, talmente tante distribuzioni da far impazzire tutti i nuovi utenti del pinguino alla disperata ricerca della distribuzione dei sogni, che effettivamente non esiste.
Ovviamente tutto questo è causa della tanta libertà alla base del software libero. Ognuno può fare ciò che vuole, anche modificare e ridistribuire una intera distribuzione. Tuttavia mi chiedo se questa completa libertà, nello specifico caso delle distribuzioni, possa limitare la crescita dell’intero movimento. Non è meglio crearne una, al massimo due o tre, e concentrare tutti gli sforzi per combattere realmente il nemico di casa Microsoft ?
Attendo le vostre opinioni e le vostre eventuali spiegazioni, impressioni sulla presenza di così tante distribuzioni.