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26 ottobre 2007 Visualizzazioni: 625 Business

L’anno del robot open source

Sembrerebbe quasi l’inizio di un film di fantascienza anni Ottanta, con tanto di spettatori increduli, e invece è tutto vero. Una (per ora modesta) società con sede a Menlo Park in California, la Willow Garage, sta sviluppando hardware e software dedicato alla realizzazione di una piattaforma di sviluppo di robot assistenti domestici, barche automatizzate e auto animate.

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La compagnia, fondata privatamente, ha alle spalle il lavoro di Scott Hassan, membro fondatore di eGroup e di Google, che pianifica anche di rendere il lavoro open source, formando quindi una comunità attiva che integri il lavoro della società.

Senza nessuna pretesa di guadagnare in fretta — non è ufficiale, ma la società probabilmente è finanziata dallo stesso Hassan, che nel 2000 ha ceduto eGroup a Yahoo! per 412 milioni di dollari — la società pianifica di iniziare con calma a ragionare in maniera “robotica”, eventualmente rilasciando licenze per il proprio lavoro.

Nel frattempo è stata annunciata la donazione della modica cifra di 850.000 dollari allo Stanford University’s Computer Science Lab. Ovviamente non si tratta di un caso: la sezione dell’università sta attualmente sviluppando un software open per automi, ed è proprio tra gli studenti che Willow Garage ha reclutato due ricercatori per lavorare su PR2, un prototipo di personal-assistant robot (gli studenti hanno realizzato il PR1 a Stanford).

La robotica non è comunque un settore sterile o privo di sbocchi. iRobot, ad esempio, sta realizzando robot per la pulizia, mentre anche il colosso di Redmond ha dimostrato interesse per il settore con Robotics Studio, un sistema operativo commerciale per lo sviluppo di robot. Attualmente si è parlato in larga parte di robot “simulati”, funzionanti solo a livello digitale, ma Willow Garage si auspica di poter aggiungere anche una struttura hardware al progetto e, a tal proposito, è stato sviluppato un software di guida automatica per le auto.

Tra i progetti in corso d’opera è prevista anche una serie di test per una barca ad energia solare completamente automatizzata entro le prossime sei settimane, che probabilmente sarà utilizzata per ricerche oceanografiche senza il supporto di un equipaggio. Dato che è stata disegnata per utilizzare l’energia solare si pensa che potrà procedere a mappature termiche o geografiche dell’oceano per almeno un anno da sola in mare aperto. David Meyers, capo progetto e capitano della Marina Americana, ha anche aggiunto che la compagnia sta sviluppando un’intelligenza artificiale, che gestisca il sistema di collision-avoidance.

Infine la compagnia ha anche in cantiere un insieme di tool per lo sviluppo di robot domestici: avendo già a disposizione il software e l’hardware del prototipo PR1, e presto di PR2, un umanoide alto 4 piedi con due braccia a mani prensili, il passo sarà breve. Willow Garage spera anche di riuscire a rilasciare il proprio software alle università entro il prossimo anno. “Vogliamo permettere a chi si occupa di software di condividere le proprie idee su una piattaforma comune. Speriamo che il settore avanzi molto più velocemente in questo modo”.

Per il momento la compagnia ha una dozzina di dipendenti, ma pianifica di raggiungere quota sessanta entro il 2009. Ottime prospettive quindi per il mercato e per l’ambiente open. Speriamo che il tutto si realizzi velocemente.

di Christian Bencivenni - Programmazione.it

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