Un interessante studio pubblicato originariamente da Jonathan Corbet e Greg Kroah-Hartman mostra come sia migliorata la situazione in fatto di forza lavoro del nostro kernel preferito.
Datato Aprile 2008 e aggiornato di recente, lo studio “Linux Kernel Development: How Fast is it Going, Who is doing it and Who is Sponsoring it?” mostra come il numero di kernel hacker si sia praticamente triplicato dal 2005 ad aggi grazie anche anche alla sponsorizzazione di un bel po’ di nuove aziende interessate agli sviluppi del pinguino. In termini di righe di codice, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ne sono state aggiunte altre 2.7 milioni. Incredibile anche il numero di patch accettate ogni ora: ben 5.45 con un aumento del 42% rispetto al 2008. “L’interesse dei nuovi sviluppatori è presto spiegato grazie alle nuove richieste di codice Linux all’interno dei mercati emergenti come quello dei netbook, delle auto e del settore energetico”, scrive il report della Linux Foundation. Ad oggi il nostro amato sistema operativo è sviluppato congiuntamente da circa 1000 sviluppatori sparsi per il mondo, impiegati in circa 200 aziende diverse e tutto ciò fa di Linux il progetto di sviluppo software collaborativo più imponente che la storia ricordi. Gli sviluppatori che più attivi sono David S. Miller, Ingo Molnar, Al Viro, Adrian Bunk e Takashi Iwai.
FONTE: Desktop Linux