ì realizzata sostanzialmente non fa nulla di diverso da quello che si andrebbe a creare con una installazione classica di Ubuntu, con la sostanziale differenza di evitarci un partizionamento del disco presente o l’eventuale aggiunta di un secondo disco. Si evitano inoltre i problemi che possono insorgere nel caso si dovesse per necessità reinstallare uno o l’altro sistema, in quanto se usassimo il boot loader di Ubuntu reinstallando Windows questo verrebbe escluso, perché sovrascritto da quello del sistema Microsoft, rimuovendo la possibilità di avviare il sistema Linux.
Buona Installazione!
di Mario Perri - TuxJournal.net