La guida completa all’installazione della distro minimale firmata Canonical.
La nuova release della distro di Canonical è apparsa la scorsa settimana in tutte le sue differenti versioni: desktop e derivate sono disponibili al download. Così come la release appositamente studiata per i server, un’immagine minimale e ottimizzata. Vogliamo installarla su una nostra macchina? Ecco come fare.
Tutto inizia con il download dell’immagine di Ubuntu 15.10 Server da utilizzare. Se la macchina sulla quale vogliamo installarlo è a 32 bit, scarichiamola da qui. Per sistemi a 64 bit, invece, clicchiamo qui. Al termine del download, masterizziamo l’immagine su un CD o, in alternativa, creiamo una pendrive avviabile (possiamo affidarci a tool come Unetbootin). Possiamo quindi spostarci sulla macchina dove installare Ubuntu Server 15.10.
Inserito il CD nel lettore (o la pendrive nella porta USB) e settato dal BIOS l’avvio da periferica esterna, non ci resta che attendere la comparsa della schermata di avvio di Ubuntu Server nella quale ci viene richiesta la selezione della lingua. Ovviamente, optiamo per l’italiano e confermiamo con Invio. Nella nuova schermata che appare, selezioniamo l’opzione Installa Ubuntu Server e, indichiamo (nuovamente) la lingua da utilizzare per il sistema.
Inizia ora una fase abbastanza semplice: dobbiamo selezionare il nostro Paese, il layout della tastiera e il fuso orario da utilizzare. Fatto ciò, il programma di installazione di Ubuntu 15.10 Server verifica che l’hardware sia compatibile e configura la rete in DHCP.
Scegliamo ora il nome host da assegnare al sistema. Successivamente, dobbiamo indicare un utente per il login: Ubuntu Server non consente il login direttamente come root, dunque dovremo creare un nome utente differente. Indichiamo anche una password e, nel caso in cui avessimo bisogno di una directory cifrata, nella schermata successiva optiamo per Si.
Superata questa fase, inizia il partizionamento del disco rigido, operazione guidata che varia in base alle esigenze (e allo spazio) di ogni singolo utente. Preferiamo dunque tralasciare i dettagli e lasciare che ogni lettore configuri lo spazio per Ubuntu 15.10 Server secondo i propri gusti.
Al termine del partizionamento, parte l’installazione del sistema. Dopo un po’, appare una finestra di dialogo per la configurazione del gestore dei pacchetti APT: lasciamo la linea proxy HTTP vuota (sempre che non stiamo utilizzando un server proxy) e proseguiamo.
Non appena appare la domanda “Installare il boot loader GRUB nel record di avvio principale?” optiamo per Sì. Ad installazione conclusa, non ci resta che rimuovere il supporto che abbiamo utilizzato per il setup di Ubuntu 15.10 Server e riavviare il sistema che sarà pronto all’uso.
Fonte: HowtoForge