Quasi 30 computer smontati, riparati e rimessi in circolazione, tutto materiale inquinante sottratto allo smaltimento, significano anche un risparmio di 6.720 litri di petrolio, 42.000 litri di acqua e 616 chilogrammi di sostanze chimiche tossiche, materiali che sarebbero stati impiegati nello sporchissimo processo di produzione di nuovi PC.
Sono questi i primi numeri relativi a tre mesi di attività dell’associazione OS3 (Officina per una Società Sostenibile e Solidale), costituita attorno ai valori dell’etica e della sostenibilità ambientale, che ha inaugurato la propria sede domenica 31 agosto 2008, nell’ambito della Fiera di Sommacampagna. Nella loro officina di Via Carlo Alberto 25/a, i volontari del trashware (così amano chiamare la loro attività ) ridanno nuova vita a macchine destinate alla distruzione solo perché apparentemente obsolete.
“I computer sono sostituiti di norma ogni tre anni o poco più, “sostiene Mirco Gasparini, responsabile dell’Officina, “ma si tratta di una manovra orchestrata dai produttori di software e hardware. In realtà le macchine potrebbero durare anche più di dieci anni, utilizzando però programmi liberi come Linuxâ€. “Con un cacciavite, un compressore e un po’ di inventiva,†dice Matteo Castioni, presidente di OS3, “diamo forma concreta ai nostri ideali di risparmio energetico e aiutiamo la collettività a minimizzare i rifiuti tecnologiciâ€.
L’officina sarà aperta al pubblico tutti i martedì a partire dalle ore 18:00, per ritirare i computer obsoleti dai cittadini sottoforma di donazione.
E le macchine rigenerate, che fine fanno? “Cerchiamo di favorire le associazioni di volontariato come la nostra,†continua Castioni, “ma anche chi non può (o non vuole) sottostare alle regole del consumismo informatico, troverà qui la macchina che gli si adattaâ€.
Ma l’attività non si limita al trashware: l’officina fornisce anche corsi di formazione, come ‘Smonta & rimonta’, su iniziativa del comune di Sommacampagna, che ha sfornato un gruppo agguerrito di abili meccanici del PC. Li potete trovare il martedì sera nella sede di OS3, con il cacciavite in mano, ciascuno intento alla propria ‘ri-creazione’. Per unirsi a OS3 non occorre essere dei maghi del computer: “Basta condividere la nostra attenzione per l’ambiente,†conclude Gasparini, “le competenze possono essere acquisite qui in officina, tra una chiacchiera e una barzelletta, in un clima operoso, ma amichevoleâ€.
di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net