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30 novembre 2007 Visualizzazioni: 665 Business

Il progetto OLPC viola un brevetto?

Altro giorno, altro caso di violazione di brevetti. Questa volta tocca all’associazione alla base del progetto One Laptop Per Child (OLPC).  A quanto pare, una società del Massachusetts l’ha citato in giudizio per aver violato il brevetto che tutela l’innovativo design della sua tastiera multilingue.

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La società in questione, la Lancor o Lagos Analysis Corp., ha da pochi giorni presentato la denuncia all’alta Corte Federale della Nigeria, dove pare che la stessa società detenga il brevetto per la tastiera in questione. Il progetto OLPC è stato accusato, in pratica, di aver illegalmente effettuato il reverse-engineering della tastiera protetta da brevetto al fine di utilizzarla per svariate altre lingue. Questo è quanto pensa Adé Oyegbola, CEO di Lancor.

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Lancor è intenzionata a chiedere un sostanzioso indennizzo per quelli che sono stati definiti dei “danni sostanziali” per l’intera società. In più è stato richiesto che vengano fermate le vendite e le produzioni di ulteriori portatili XO. Imperterrito, Oyegbola, si dice già pronto a presentare la denuncia anche alla Corte Federale Americana, nel caso in cui quella nigeriana proceda per le lunghe o non approvi quanto da lui proposto. In risposta, l’associazione OLPC ha prontamente rilasciato una nota in cui si dichiara completamente estranea ai fatti.

Ricordiamo ai lettori che l’OLPC è un’associazione nonprofit, fondata dal professor Nicholas Negroponte del Massachusetts Institute of Technology. Il suo scopo è quello di donare un computer a tutti i bambini residenti in zone del mondo ancora in fase di sviluppo. Anche i residenti in America o in Canada possono acquistare il piccolo portatile ma al costo di 400 dollari, necessari a comprare ben due dispositivi; uno per se e un altro da donare a un bambino delle suddette zone.

Nei prossimi giorni ne sapremo sicuramente qualcosa in più.

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net , Tom’s Hardware

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  • http://www.malex.org malex

    Ma i dirigenti di questa misteriosa società del Massachusetts non hanno il senso della vergogna? Fare causa ad una società no profit, che vergogna!

  • /V

    Io non saro’ un esperto in materia legale, tanto meno quella americana, ma sta manica di mentecatti a chi li chiederebbero i danni?

    A una prima occhiata e’ una SOCIETA’, per cui non c’e’ persona fisica ma persona giuridica, e NO PROFIT, per cui non so come funzioni per il capitale sociale.

    Cioe’ fosse anche che sti figli di nessuno vincano la causa, a chi li spillerebbero i soldi? Credono che Negroponte paghi di tasca sua? Si aspettano che il MIT metta a budget per il 2008 “risarcimento pezzenti”?

    Boh io non so la faccia di bronzo di certa gente…

  • RaZeR

    Non vorrei che dietro a questa misteriosa società ci sia ancora una volta lo zampino di Microsoft! Dopo che la Nigeria ha infatti deciso definitivamente di adottare Mandriva per i propri PC magari MS si è sentita “offesa”…
    Non ci sono prove a riguardo ma come si dice “A pensar male a volte ci si indovina!”