Lotus Symphony, annunciato qualche settimana fa, dovrebbe rappresentare l’alternativa di IBM all’eterno rivale Microsoft Office. Per contrastare sempre più la crescita della suite per l’ufficio di casa Redmond e guadagnarsi le simpatie della comunità open-source pare che la nuova suite fornisca anche il pieno supporto all’ODF. E il successo della nuova iniziativa è stato entusiasmante, parola di IBM.
A poche settimane del lancio, il progetto Lotus Symphony ha fatto segnare ben 100.000 download. Il successo è forse giunto inaspettato anche alla Big Blue tanto da spingerla a dichiarare che il numero dei download ha sorpassato anche il precedente record detenuto da Lotus Notes.
La suite per l’ufficio è completamente basata su OpenOffice.org, con cui la società ha di recente stretto una partnership strategica, ed include applicazioni per la visualizzazione dei documenti, presentazioni e fogli elettronici. E’ ancora in versione beta ma ha già fatto parlare molto di se. Tuttavia, tutti coloro che non vogliono una versione libera, open-source, del pacchetto possono richiedere Lotus Symphony con all’interno Lotus Notes 8, che con ben 135 milioni di utenti in tutto il mondo è secondo IBM uno dei prodotti per l’ufficio più rispettabili dell’intera industria informatica.
A quanto pare non mancano i primi dissensi. John McCreesh, direttore marketing per OpenOffice.org, ha fatto notare che IBM sta attualmente utilizzando un’implementazione datata di OpenOffice.org e ciò non è sicuramente un bel vedere per entrambi i progetti, Symphony incluso. McCreesh conclude con una domanda: “E’ veramente questo (n.d.r., un prodotto obsoleto) ciò che vogliono gli utenti di IBM in un nuovo prodotto?”
di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net