Gli appassionati di videogiochi accoglieranno a braccia aperte la notizia relativa alla presentazione di uno studio sull’effetto dei computer sui videogiocatori avvenuta a Dublino in occasione della British Psychological Society’s conference.
Jane Barnett, a capo dello studio, ha affermato che sono stati osservati degli altissimi indici di rilassamento in alcuni soggetti che sono stati sottoposti al test sia prima che dopo una sessione di gioco. I risultati sono stati più o meno evidenti in base alla personalità delle persone.
La studio ha preso in esame 292 videogiocatori online di ambo i sessi con un’età compresa tra i 12 e 83 anni. Sono stati analizzati in una situazione di stanchezza e stress e ritestati dopo aver giocato per due ore al gioco World of Warcraft. I risultati appaiono chiari: dopo due ore i videogiocatori erano meno stressati e più calmi.
Nella stessa conferenza sono stati messi in luce gli effetti negativi della dipendenza da videogioco che può generare diverse problematiche in ciascun individuo. E’ quanto sostengono il Dr. John Charlton dell’Università di Bolton e Ian Danforth, del Coollegio Whitman negli Stati Uniti che hanno potuto constatare che le personalità dei videogiocatori incalliti diventano tanto più simili ai malati di Asperger (cui spesso si fa riferimento come autistici) quanto più si lasciano trascinare dalla dipendenza da videogioco.
Le caratteristiche più evidenti di tali effetti sono nervosismo eccessivo e immotivato, mancanza di estroversione e mancanza di desiderio.
Nello studio viene inoltre illustrato che che persone come ingegneri, matematici e informatici hanno una maggiore probabilità di avere questa sindrome. A quanto pare alcuni dei più importanti scienziati e molte persone che lavorano nella Silicon Valley sono affetti da questa malattia. Wikipedia ha dedicato una pagina agli autistici celebri, ma è necessario precisare che non è stato dimostrato in maniera scientifica dato che nella maggior parte dei casi si tratta solo di alcune ipotesi scaturite da alcuni comportamenti assunti da tali personaggi.
Per concludere sembra che i videogiocatori accaniti siano affetti da tali problemi ma allo stesso tempo giocare una massimo due ore al giorno può comportare ottimi risultati sulla personalità di ciascuno.
di Francesco Argese - TuxJournal.net