La notizia della possibile acquisizione di Palm da parte di uno dei tanti colossi dell’ICT era nell’aria già da qualche settimana. Tutti pensavano a Lenovo o HTC. E invece …
Dopo una trattativa lampo, HP è riuscita ad accaparrarsi l’azienda americana che ha sviluppato la promettente - e mai esplosa - piattaforma basata su Linux WebOS, con un esborso di 1.2 miliardi di dollari. Questa mossa, sulla carta, dovrebbe consentire ad HP di sfidare la concorrenza nel settore mobile, magari con lo sviluppo di nuovi iPAQ con WebOS da scagliare contro i vari smartphone Android/Windows Mobile 6.5 già presentati ad esempio da Acer. “Il sistema operativo di Palm fornisce una piattaforma ideale per espandere la strategia di HP nel campo della mobilità e creare un’esperienza che si compone di molteplici dispositivi mobile capaci di connettersi al web. Palm ha importanti proprietà intellettuali e un team altamente competente. Il mercato degli smartphone è grande, vantaggioso e in rapida crescita. […] I progressi nel settore della mobilità offrono significative opportunità e HP intende essere leader in questo mercato“, ha affermato Todd Bradley, vicepresidente esecutivo della divisione Personal Systems Group di HP. Un’altra piattaforma basata sul pinguino si appresta dunque a sbarcare prepotentemente sul mercato mobile. Ormai pare proprio che per Windows Mobile e Microsoft non ci siano più molte speranze. Linux è già decollato e sarà difficile raggiungerlo.
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