A volte succede che per un motivo o per l’altro, la procedura di aggiornamento del BIOS non termini in modo corretto e che il sistema non sia più in grado di avviarsi. Ma niente paura, forse c’è ancora speranza!
Alcune schede madri effettuano dei controlli di routine sull’integrità del BIOS durante l’avvio e, nel caso in cui questo risulti danneggiato, cercano in automatico eventuali floppy o CD presenti nei relativi lettori, che contengano delle utility in grado di ripristinare le vecchie impostazioni.
Se questa funzione non fosse supportata, si può ricorrere all’ormai famoso BIOS Savior, un utile strumento, composto fondamentalmente da hardware molto semplice, che permette di ricorrere all’utilizzo di una ROM di backup aggiuntiva, eventualmente già scritta con una versione corretta del BIOS in uso, che bypassa la ROM originale della scheda madre, che contiene degli errori di scrittura. Il kit è semplice e facile da montare e costituisce un valido aiuto e un’ottima prevenzione da tenere in conto, se non si vogliono problemi quando si effettuano operazioni sul BIOS.
Un altro metodo da provare per tentare di recuperare un sistema, che non si avvia più, è più drastico e pericoloso di quelli già visti, ma è anche quello più interessante e divertente. Bisogna innanzitutto procurarsi una scheda madre funzionante simile a quella danneggiata ed armarsi di tanta pazienza, una grande dose di fortuna e sopratutto di una buona mano ferma. I passi da compiere sono i seguenti:
- Individuare ed estrarre le ROM in cui risiede il BIOS sulle due schede madri ed eventualmente, porre un segno con un pennarello su una delle due per poterle distinguere.
- Appoggiare (senza incastrare!) la ROM esente da errori sullo zoccolo della scheda madre che non si avvia e far partire il sistema operativo, che a questo punto dovrebbe andare senza problemi.
- Una volta che il sistema operativo è caricato, sollevare delicata,mente la ROM dallo zoccolo ed appoggiare quella danneggiata facendo attenzione a non toccare nessun altro componente.
- Avviare l’utility per l’aggiornamento del BIOS in modo che riprovi a riscrivere il chip, magari passandogli un parametro, che permette la forzatura della scrittura.
- Spegnere, incastrare bene la ROM nello zoccolo e riavviare il sistema.
E’ importante che le ROM siano soltanto appoggiate sullo zoccolo e non fissate, altrimenti sarà difficile estrarle o inserirle quando si arriverà al punto c; non ci si deve preoccupare di fissarle bene, tanto in ogni caso l’aspetto importante in questo passaggio è solo quello di riuscire a far entrare in contatto i piedini del chip con il socket. Il metodo appena visto è, come già detto, un po’ pericoloso, ma a volte costituisce l’ultima chance per poter recuperare un sistema compromesso e nella maggior parte dei casi funziona sempre.
�? importante ricordare di estrarre la ROM molto delicatamente, usando se possibile l’apposito estrattore, ma risulta utile utilizzare anche solo un cacciavite sottile, basta far attenzione a non rovinare i componenti adiacenti o rigare il chip.
L’ultimo avvertimento va fatto per quanto riguarda il verso con cui la ROM deve essere inserita: questa va incastrata secondo il verso indicato dalla piccola scanalatura, che è presente su uno dei suoi lati; basta far attenzione a dove essa è posta prima di estrarla e poi rimetterla così come era.
PUNTATE PRECEDENTI:
27 Novembre: Hacking del BIOS (Parte I)
30 Novembre: Hacking del BIOS (Parte II)
3 Dicembre: Hacking del BIOS (Parte III)
4 Dicembre: Hacking del BIOS (Parte IV)
di Rocco Galati - Programmazione.it