Google è stata citata in giudizio da Jarg Corporation - sviluppatrice di tecnologie di ricerca - e dalla Northeastern University, per l’infrazione di un brevetto che descrive una tecnologia di database di cui Google si sarebbe servita per indicizzare velocemente le informazioni.
Il brevetto, datato 2 dicembre 1997, è di proprietà della Northeastern University ed è stato concesso in licenza alla Jarg Corporation. Secondo le fonti, gli inventori Michael Belanger e Kenneth Baclawski, non si sono mai preoccupati di potenziali infrazioni sino a due anni e mezzo fa, quando i due sono stati contattati da uno studio legale di Boston che li ha informati dell’accaduto.
I legali dello studio - che per ovvie ragioni ha voluto rimanere anonimo - dichiarano che la tecnologia di ricerca di Google sembrerebbe violare il brevetto 593, che fa riferimento a un sistema di query frammentato che Big G utilizzerebbe per ottenere con rapidità i risultati più rilevanti.
Google ha dichiarato che analizzerà le rimostranze della Northeastern e di Jarg e, nel caso si andasse al processo, una decisione non sarà presa prima di due anni. I tempi della giustizia sono lunghi, non solo in Italia.
di Manolo De Agostini - Tom’s Hardware