> MENU
skype_flat_c

Skype: nuove tariffe flat da primato

ooo-1milionedown_c

OpenOffice.org: come un razzo nel 2008

22 aprile 2008 Visualizzazioni: 706 Business

Google: il marchio più potente che c’è

Google è un verbo, e ciò basterebbe a dimostrare la sua qualità e soprattutto la sua fama. Tuttavia, secondo le ultime ricerche di mercato, Google è diventato anche il marchio più potente del mondo.

Una ricerca pubblicata dalla società Millward Brown Optimor ci informa sui marchi più potenti e conosciuti del mercato. Google domina, con un fatturato record di 86,1 miliardi di dollari. BigG stacca Microsoft di ben 15,2 miliardi di dollari, lasciandola al terzo posto della classifica.

Apple e Nokia, invece, vedono con il cannocchiale il fatturato del gigante delle ricerche e si piazzano rispettivamente al settimo e al nono posto della graduatoria. In ogni caso la tecnologia incalza. Tra i 100 marchi più potenti del mercato, ve ne sono ben 28 legati al mondo tecnologico. Parliamo di aziende del calibro di Hewlett-Packard, Cisco Systems, Oracle, Intel, Dell, e BlackBerry.

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net

twittergoogle_pluslinkedinmail
  • IO

    Ottimo Google.
    L’unica cosa che non va è la Marlboro, vuol dire che ci sono ancora troppi fumatori :(

  • feindblut

    meglio i fumatori che i divoratori di hamburger fatti con la morte di esseri viventi alimentati a OGM allevati in spazi un tempo destinati all’agricolutura o alla foresta adesso rasi al suolo per il pascolo e in futuro non produttivi.
    Senza parlare della diossina prodotta dalle feci dei bovini, senza parlare delle condizioni di lavoro dei dipendenti di quella nota catena, senza parlare delle patologie derivanti dal mangiare mer*a.
    E senza parlare di quella bibita marrone al 4° posto, anche loro a danni sociali non scherzano.

  • shodan

    La notizia è errata. Quello che è valutato 86,1 miliardi di dollari è il cosiddetto “brand value”, cioè il valore di mercato (stimato) del marchio; _non è_ il fatturato.
    Qui da noi protremmo approssimarlo con il valore di avviamento.

    Attenzione perchè la differenza fra le due è davvero macroscopica.

    Ciao.