InSync è il software che ti permette di sincronizzare con facilità tutti i tuoi file su Google Drive. Ma ha un solo problema: è a pagamento. Ecco come scaricare una versione di prova gratuita.
I servizi di cloud storage sono sempre più utilizzati dagli utenti di tutte le piattaforme. Dopotutto, sicurezza a parte (molto dipende da quale servizio decidiamo di utilizzare e del suo status di Open o closed), la nuvola virtuale ci permette di avere sempre a portata di mano tutti i file di cui necessitiamo, indipendentemente se abbiamo la necessità di consultarli da smartphone, tablet o PC. Fra i servizi più apprezzati c’è anche Google Drive, mantenuto da Big G ma che agli utenti Linux causa troppi grattacapi: inspiegabilmente, infatti, Google non ha ancora (e di anni ne sono passati!) rilasciato un client ufficiale dedicato al sistema operativo del Pinguino. Così, gli sviluppatori indipendenti, dopo essersi rimboccate le maniche, hanno rilasciato diversi client (rigorosamente non ufficiali) che risolvono il problema.
Purtroppo, però, c’è da dire che nessuno di questi è perfetto. Molti utenti preferiscono affidarsi a Grive (per l’appunto, un client non ufficiale di Google Drive per Linux) anche se la strada che porta ad una piena funzionalità è ancora lontata. E poi c’è InSync, anch’esso molto apprezzato ma con un’unica nota dolente: è a pagamento. Per poter utilizzarlo con il proprio account Google Drive è infatti necessario togliere di tasca 20 dollari (una tantum, per un abbonamento base). Cifra di certo non proibitiva ma che in molti potrebbero non essere disposti a togliere: perché utente Windows non deve pagare per sincronizzare file con Google Drive ed uno Linux sì?
In ogni caso, se vogliamo provare InSync, gli sviluppatori ci permettono di accedere ad una prova gratuita di 15 giorni. Per 2 settimane potremo toccare con mano le qualità del software e poi decidere se acquistarlo o meno. Fra le sue peculiarità, segnaliamo la possibilità di ricevere notifiche desktop, il supporto per i proxy e per gli account multipli (fino a 3) e la perfetta integrazione con Nautilus, Nemo, Caja, Thunar e Dolphin. Se vogliamo metterlo alla prova, non ci resta che raggiungere questa pagina e da qui cliccare sul pulsante Try presente in corrispondenza di InSync Plus.
Nella nuova pagina che appare, selezioniamo la piattaforma di nostro interesse (è presente anche un pacchetto appositamente compilato per Raspberry Pi). Nel caso di Linux, clicchiamo su Installer e selezioniamo dalla lista che appare la distro in uso sul nostro PC. InSync è compatibile con Ubuntu, Debian, Fedora, Arch Linux e CentOS.