Si perdoni l’ardito gioco di parole e la travisazione della reale traslitterazione dell’acronimo iterativo GNU, ma il post di Donnie Berkholz merita molta attenzione.
Gentoo rappresenta una delle distribuzioni più atipiche e contemporaneamente, una delle migliori scuole per la comprensione alla radice dei sistemi operativi GNU/Linux. Per chi non conoscesse Gentoo riassumiamo brevemente le caratteristiche fondamentali: installazione di tutti i pacchetti da sorgente (compilazione ad uno ad uno di tutti i software, ottimizzando il binario risultante per la propria macchina) attraverso uno strumento chiamato portage; una comunità interamente basata sul lavoro volontario, che fa della base utenti il suo punto di forza maggiore. Negli ultimi due anni si erano osservati una serie di “scollamenti”, più che altro dovuti ad una lunga serie di sperimentazioni nell’organizzazione dei rilasci della distribuzione e nell’organizzazione del versioning dei pacchetti, che hanno portato ad una serie infinita di ritardi e delusioni da parte degli utenti più affezionati. All’interno di questo processo si era giunti alla decisione di definire dei rilasci a cadenza periodica e all’utilizzo di un applicativo grafico per facilitare l’installazione della distribuzione. In qualche modo ricalcando le orme di distro più blasonate quali Ubuntu e Fedora. Tentativo che non ha mai portato ai risultati sperati.
La definizione “back-to-basic-approach” (trad. “ritorno ad un approccio di base”), data dallo stesso Berkholz, è la sintesi di una scelta radicale che, a giudicare dalle reazioni entusiastiche raccolte nel forum, rappresenta una svolta nella giusta direzione. In pratica il cd di installazione minimale di Gentoo verrà rilasciato su base settimanale con, al limite, un rilascio annuale di un LiveCD. Viene pertanto cancellato il rilascio di Gentoo 2008.1 (seconda uscita del Cd di installazione completo), poiché l’intero team dedito al mantenimento della distribuzione sta ridefinendo i propri obiettivi, nell’ottica di un ritorno alle origini.
Berkholz lascia tempo per spiegare le motivazioni: “Alla base di tutto ci sarebbe un’ottimizzazione delle risorse umane, stressate - a detta dello sviluppatore - dal prolungato e poco fruttuoso lavoro per il rilascio della versione 2008.0”. “You can help!!” è il grido lanciato verso la comunità alla caccia di volontari per il mantenimento della distribuzione: si cercano persone con esperienza negli ebuild (i wrapper di installazione dei pacchetti software su Gentoo), debugger, bugfixer, tester. Gentoo è più viva che mai e sta nuovamente affermando la propria identità e la propria storia all’interno della comunità Linux.
di Lorenzo Lombardi - TuxJournal.net