La Symantec, per voce dei suoi legali, ha inviato una e-mail di diffida a Michael Setzer II, il capo progetto di Ghost for Linux (G4L), per l’utilizzo della parola “Ghost” nel nome del software, in quanto marchio registrato dalla stessa società.
Essendo G4L un progetto free per natura ed intenzioni — non vengono accettate neppure le donazioni — Setzer ha chiesto lumi al Software Freedom Law Center, che gli ha consigliato di chiedere alla Symantec se fosse in grado di fornirgli il numero di registrazione del marchio incriminato. E qui la questione si è complicata: secondo il database del USPTO a quel numero corrisponde una registrazione del 1978 di una società poi acquisita nel 2003 dalla Symantec, ma che non aveva nulla a che fare col prodotto in questione, acquistato nel 1998 dalla Binary Research, che lo aveva messo sul mercato nel 1996.
Setzet fa però notare che ormai il termine ghosting è diventato di uso comune per indicare la pratica di ottenere una copia esatta o comunque un’immagine prodotta da Ghost. Per ora Setzet ha eliminato ogni riferimento a Ghost, Norton e Symantec dal proprio sito, dalla documentazione e dai sorgenti sperando fino all’ultimo di poter tenere il nome, anche solo l’acronimo G4L, affidandosi allo staff legale di SourceForge.net, il portale che ospita il suo progetto.
Per chi vuole restare aggiornato sulle ultime notizie, c’è un post aperto sul forum ufficiale nel quale potete comunicare a Michael le vostre impressioni. Interessante e divertente il suggerimento di usare la lingua tedesca per cambiare il nome da Ghost a Geist, così da mantenere inalterato pure l’acronimo.
di Alessandro Carichini - Programmazione.it