Presente sulla scena da oltre 10 anni, FlightGear è il riferimento per eccellenza open source nei simulatori di volo disponibili per GNU/Linux e non solo. E’ un gioco, ma forse definirlo tale sarebbe piuttosto riduttivo, che ci permette di entrare a stretto contatto con i vari aspetti inerenti un volo d’aereo e la fisica che lo governa senza tralasciare la parte grafica la quale risulta molto curata in tal senso. Vediamo come essere subito operativi.
1) Installiamo il necessario
Dalla sezione download del sito Web del simulatore, andando nella sezione dedicata a GNU/Linux; troviamo che FlightGear è pacchettizzato per un numero limitato di distribuzioni. La prova è stata condotta su una Slackware 12.2 utilizzando i pacchetti (dipendenze comprese) che è possibile scaricare dal link associato. Copiamo tutti i pacchetti in una cartella e installiamoli con l’usuale comando;
# installpkg *.tgz
Gli utenti Mandriva 2009.1 troveranno il simulatore direttamente tra i pacchetti installabili una volta impostati i repository di http://easyurpmi.zarb.org così come gli utenti Fedora 11 per i quali i comandi saranno, rispettivamente;
# urpmi flightgear
# yum install FlightGear
Per gli interessati a questo simulatore di volo, nei casi “sfortunati” nei quali si dovesse ricorrere ai sorgenti, allora dopo aver scaricato l’archivio FlightGear-1.9.1.tar.gz dalla relativa sezione del sito e averlo copiato nella propria home utente, decomprimiamolo ed entriamo nella cartella creata dalla decompressione avviando le fasi di configurazione, compilazione e successiva installazione;
tar xzvf FlightGear-1.9.1.tar.gz
cd FlightGear-1.9.1
./configure -prefix=/mio/percorso
make
make install
quest’ultimo installerà il simulatore nel percorso riportato oppure, se non diversamente specificato, nel percorso predefinito in /usr/local/*. Per procedere da sorgenti occorre installare le seguenti dipendenze; FreeGlut, OpenAL, plib, SimGear, zlib, metakit e OpenSceneGraph. Servitevi, pertanto, del gestore dei pacchetti della distribuzione in uso; a quei pacchetti dovranno essere aggiunti gli omonimi con suffisso -devel o -dev, laddove presenti, a seconda della distribuzione utilizzata. A questo punto nel percorso di installazione /mio/percorso/usr/share creiamo la cartella FlightGear. Scarichiamo il file FlightGear-data-1.9.0.tar.bz2 contenenti i principali velivoli, alcuni scenari e tanto altro da uno dei possibili mirror, decomprimiamolo (occupa circa 430MB);
tar xjvf FlightGear-data-1.9.0.tar.bz2
e copiamo tutto il contenuto della cartella data all’interno della cartella FlightGear appena creata. Tutto qui. Ora possiamo lanciare il simulatore. Di default in FlightGear non sono presenti tutti gli scenari o gli aerei i quali, nella versione completa, occupano svariati GB di spazio su hard disk. Allora è possibile seguire due strade; scaricare dal sito del progetto gli scenari e/o i velivoli di interesse oppure, al fine di aiutare economicamente anche il progetto (ma non solo!), acquistare il set completo di DVD. Per installare i singoli velivoli e/o scenari, è sufficiente scaricare quelli di interesse e decomprimerli rispettivamente in Aircraft e Scenery all’interno della cartella FlightGear creata in precedenza (o comunque quella esistente se avete provveduto all’installazione attraverso pacchetti precompilati). I file dei velivoli occupano massimo fino a qualche MB gli scenari, invece, raggiungono e superano i 100MB.