Stando a quanto affermato da Daniel Baumann, fondatore di Debian Live, la morte del progetto è stata fortemente voluta dal altri team Debian. Ecco tutti i dettagli di un’oscura vicenda.
C’era una volta Debian Live. Già, c’era proprio perché ora è ufficialmente morto. I motivi che hanno spinto gli sviluppatori a staccare la spina? Non sono ancora ben chiari a chi sta fuori dalla comunità Debian o meglio, a chi non sta nei piani alti del progetto. Questo, per lo meno, è quanto si intuisce dalle dichiarazioni di Daniel Baumann, leader di Debian Live, che si è visto tutto d’un tratto morto un progetto portato avanti dal 2006.
E, sempre stando a quando da lui affermato, senza che ne sapesse nulla. A quanto pare, infatti, altri sviluppatori Debian hanno deciso di far fuori il progetto Live poiché troppo pieno di bug e privo di supporto UEFI: ma Dabiel Baumann sostiene che di tutto questo non ne sapeva nulla. Dopotutto, può sembrare logico che il leader in un progetto (o meglio, sotto-progetto) debba essere informato e consultato prima di intraprendere una tale decisione. Ma a quanto pare così non è stato. Baumann punta il dito contro il team di Debian CD e Debian Installer, ma almeno all’esterno al momento non si hanno notizie certe.
A seconda di chi sei, da dove vieni e chi sono i tuoi amici, Debian può anche essere odioso e pieno di inganno. […] Dopo aver fondato Debian Live nel 2006 ed aver lavorato in modo costante su di esso da ormai quasi 10 anni, senza ulteriori indugi: Debian Live è morto, dirottato dai team debian-cd e debian-installer.
Queste le parole che Daniel Baumann scrive nella mailing list Debian. Resta ovvio che questa è solo una delle due facce della medaglia e che sarebbe interessante sapere cos’è che i membri dei due team citati da Baumann hanno da dire. Quel che è certo è che fa rabbia assistere di tanto in tanto in liti del genere che vanno veramente al di là dello spirito e dei motivi per i quali l’Open Source e il Software Libero nascono.
Fonte: Softpedia