Questa la nuova proposta degli sviluppatori che vorrebbero far fuori anche la release a 32 bit per ARM. Scopriamo tutti i dettagli.

L’architettura del vostro PC è a 32 o 64 bit? Speriamo per voi che rientrate nella seconda. Già, perché per i processori a 32 bit stanno per arrivare periodi di buio (eterno, o quasi). Dopotutto, prima o poi il 64 bit avrebbe dovuto soppiantare totalmente le vecchie architetture a 32 bit. Ed è così che le big distro Linux (e con esse tutto l’indotto di “piccole” derivate) stanno lentamente (o velocemente, a seconda dei punti vista), migrando esclusivamente sui 64 bit.

Ubuntu, ad esempio, conta di rilasciare entro il 2016 unicamente immagini di release a 64 bit, lasciando di fatto a piedi tutti i possessori di computer di vecchia data. E la stessa cosa, probabilmente, avverrà con Fedora. La nuova proposta è infatti questa: a partire da Fedora 23, la distro verrà rilasciata unicamente a 64 bit sia per le architetture x86 che per quelle ARM. Sì, avete letto proprio bene, anche le architetture ARM. Una cosa un po’ strana considerato che la quasi totalità dell’hardware ARM in circolazione è equipaggiato con processori a 32 bit (Raspberry Pi primo fra tutti).

Ritornando sull’architettura x86, gli sviluppatori hanno osservato un non indifferente calo nell’utilizzo di yum i386, segno che gran parte degli utenti si affida ormai a release a 64 bit. Dunque, vorrebbero concentrare proprio su quest’ultima archiettura i loro sforzi. Staremo a vedere cosa succederà.

Fonte: Phoronix