Il team di sviluppo di Fedora mostra al grande pubblico i primi sviluppi di Fedora 17, nome in codice “Beefy Miracle”, annunciando la prima versione Alpha della distribuzione.
La distribuzione, come da tradizione, permette a chi la installa di trasformare il proprio sistema in un qualcosa dedicato ad un “End User”, un “System Administrator”, un “Developer” o per “Virtualizing purposes”. Tra le novità più importanti dell’ultimo rilascio segnaliamo l’adozione, a livello di ambienti desktop, di KDE 4.8, Gnome 3.4 (versione Beta 1) e Sugar 0.96. Scendendo nei particolari, KDE 4.8 SC include il Plasma Desktop, i Netbook Workspace, le KDE Application e la KDE Platform. Per quanto riguarda GNOME, invece, è stato migliorato il rendering sulla maggior parte dell’hardware, e ciò consentirà agli utenti di utilizzare il tradizionale desktop GNOME 3 senza passare per la modalità fallback.
Lato software, segnaliamo l’adozione di una development release di Gimp 2.8 con supporto alla modalità finestra singola e con l’aggiunta di diverse nuove funzionalità. Per quanto riguarda il mondo dello sviluppo software si optato per Java 7, Ruby 1.9.3 e PHP 5.4. Il kernel, invece, è in versione 3.2.7. In ambito virtualizzazione e cloud computing, segnaliamo la presenza di CloudStack, Eucalyptus e OpenNebula. Interessante, inoltre, la decisione che riguarda il filesystem. Le directory “/bin”, “/sbin”, “/lib” e “/lib64” sono state spostate sotto “/usr”. L’obiettivo, almeno secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori Fedora, è quello di semplificare il mounting del filesystem in modalità sola-lettura, lo snapshot e i backup. Per avere una lista dettagliata di tutte le altre novità, potete fare riferimento a questa pagina. Per il download, invece, cliccate qui.