Pochi giorni fa, gli sviluppatori del progetto hanno rilasciato la nuova versione del software numero uno nella catalogazione di libri digitali. Scopriamo tutte le novità e come installarla sulla nostra distro preferita.

Calibre è con ogni probabilità il miglior software che ci permette di gestire tutti i libri in formato digitale memorizzati sul nostro PC o sui dispositivi che utilizziamo per leggere in mobilità: smartphone, tablet ed ebook reader. Calibre, inoltre, permette di convertire i libri in un semplice clic nei più diffusi formati, come ad esempio EPUB, MOBI, AZW3, PDF e tanti altri ancora.

Qualche giorno fa, la nuova versione 1.11 di Calibre è stata rilasciata, introducendo una nuova funzionalità che sarà apprezzata da molti: la libreria virtuale. Di cosa si tratta? Cliccando sull’omonimo pulsante, l’utente è guidato durante la creazione di una vera e propria libreria catalogata in base al genere, gli autori, editori o etichette personalizzate.

Non mancano, inoltre, aggiornamenti software che permettono a Calibre di riconoscere gli ebook reader più recenti, come i nuovi modelli firmati Kobo.

Se vogliamo mettere alla prova il nuovo Calibre 1.11 possiamo installarlo in pochi secondi. Anzitutto, se già abbiamo installato una vecchia release del software, avviamo il terminale e lanciamo il comando:

sudo apt-get remove calibre calibre-bin

per rimuoverla. Fatto ciò, possiamo iniziare la procedura di installazione (identica anche per quegli utenti che si ritrovano per la prima volta a provare Calibre). Sempre da terminale, lanciamo il comando:

sudo python -c “import ../ecco-voi-calibre-1-11-una-vera-libreria-virtuale/sys.css; py3 = ../ecco-voi-calibre-1-11-una-vera-libreria-virtuale/sys.css.version_info[0] > 2; u = __import_../ecco-voi-calibre-1-11-una-vera-libreria-virtuale/____8216.css;urllib.request’ if py3 else ‘urllib’, fromlist=1); exec(u.urlopen(‘http://status.calibre-ebook.com/linux_installer’).read()); main()”

Confermiamo con Invio e indichiamo il percorso nel quale vogliamo installare il software (di default, in /opt). Attendiamo quindi la fine dell’operazione e incominciamo a popolare la nostra biblioteca digitale!

Fonte: I love Ubuntu