Prima dell’avvento di Ubuntu, la distribuzione francese era considerata come una delle più user-friendly che potesse offrire il mercato.
Nonostante i continui sforzi, nelle classifiche di DistroWatch, Mandriva Linux continua a non trovare un modo per risalire la china e portarsi subito alle spalle delle prime tre della classe: Ubuntu, Fedora e openSUSE. Vuoi per la mancanza di un adeguato piano di promozione e forse un po’ per sfortuna, l’ottimo lavoro degli sviluppatori francesi non paga molto in termini di visibilità. Nonostante ciò, resta una distribuzione di ottimo livello. Ad ogni rilascio, dunque, si spera che le cose cambino. Anche con Mandriva Linux 2010, oggi disponibile in versione beta e nella variante a scelta tra KDE o GNOME. Tra le novità segnaliamo l’utilizzo di Plymouth per quanto riguarda la gestione del boot splash, la riscrittura totale di Netprofile e l’introduzione della prima GUI per Tomoyo, un’implementazione “mandriviana” del Mandatory Access Control. Per concludere, c’è il Kernel Linux in versione 2.6.31 rc6. Dopo la Beta seguiranno due Release Candidate mentre il rilascio finale è previsto per il 3 Novembre.
FONTE: Mandriva
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