Ecco arrivare, per la prima volta e ufficialmente, il nuovo sistema di init. Ma state tranquilli: è solo nella versione sperimentale della distro.
Da quando systemd è divenuta la scelta predefinita di Debian, le discussioni interne alla comunità sono all’ordine del giorno. Nei giorni scorsi, infatti, anche noi abbiamo fatto luce sulle critiche senza sosta che vedono come protagonisti gli sviluppatori della distro, ormai divisi in due fronti (leggi, Systemd: quando gli sviluppatori scappano impauriti).
Ma oggi, meglio concentrarsi su altri aspetti di systemd. Già, perché che lo si ami o che lo si odi, il nuovo sistema di init è debuttato ufficialmente in Debian, quanto meno in maniera sperimentale.
Non si tratta dunque di una configurazione stabile anche perché, si sa, c’è ancora molto da lavorare. E come noto a molti di noi, tale cambiamento ci sarà anche in Ubuntu e più precisamente nella release 15.04. Gli utenti Ubuntu, così come quelli di Debian, non vedranno nulla di particolarmente diverso, almeno “esteticamente”.
Quello che è davvero strano, però, è che la comunità Ubuntu non ha avanzato alcuna critica relativa a questo passaggio di consegne. Com’è possibile che fra gli utenti Debian ci siano diversi pareri contrastanti e nella distro di casa Canonical tutto sembra rose e fiori? Strano, molto strano. Quel che è certo è che un gruppo di sviluppatori di Debian stanno cercando di dare vita ad un fork della distro, battezzata con il nome in codice Devuan: Debian senza systemd, che con ogni probabilità vedremo nei prossimi mesi.
Fonte: Softpedia