Da Sun Microsystems una valida iniziativa per quanto riguarda lo sviluppo di software Open Source. Difatti è di qualche giorno fa la notizia dell’annuncio di nuovo programma destinato a spronare la crescita e l’attività all’interno della comunità del free software. E’ tutto illustrato in un post pubblicato da Simon Phipps, responsabile del reparto Open Source della Sun, sul blog dell’azienda.
Il pregevole progetto consiste in un premio in denaro per il lavoro che avrà il miglior approccio funzionale, coinvolgendo nell’operazione le comunità di OpenSolaris, GlassFish, OpenJDK, OpenSPARC, NetBeans e OpenOffice.org. Una grande opportunità quindi per i membri di queste comunità che potranno esprimere tutta la loro passione e creatività, con l’ulteriore stimolo di veder ripagati i propri sforzi.
Non sono stati forniti dettagli sull’ammontare del premio messo in palio, ma un portavoce di Sun ha reso noto che la società fornirà ulteriori informazioni nel corso della prossima settimana. Anche se, sempre per quanto riferito da Phipps, era già in programma una descrizione del progetto nel corso di un discorso al FOSS.IN/2007, l’annuale Free and Open Source software event, indetto a Bangalore, India. L’annuncio avverrà in India anche perché Sun si aspetta una buona risposta da quella che è in prospettiva futura, e visti i tassi di crescita attuali, la candidata a diventare la più grande comunità Open Source nei prossimi anni. Quindi l’operazione viene svolta anche col dichiarato obiettivo di diventare l’elemento catalizzatore per far diventare l’India il futuro centro internazionale per l’Open Source.
Il post arriva alcuni mesi dopo le dichiarazioni di Rich Green, vicepresidente esecutivo di Sun, che aveva espresso scetticismo sullo stato dell’Open Source, stato in cui gli sviluppatori che contribuiscono con i propri sforzi non sono ricompensati, mentre le società continuano ad arricchirsi. Fenomeno paradossale, dichiarava Green a suo tempo.
Michael Coté, analista di Redmonk, ha commentato in modo più che positivo la mossa attuata dalla Sun, aggiungendo che nella comunità Open Source molti lavorano, anche in maniera significativa, ottenendo ed accontentandosi solamente della notorietà e della stima nella comunità di programmatori, ma sarebbero ben felici, constatazione che deriva anche i suoi trascorsi come sviluppatore, se riuscissero a ricavarne un ritorno economico, e non solo la gloria.
Dietro questa considerazione è nascosta la verità di una delle lacune del sistema di sviluppo software Open Source. Come sostenere il lavoro dei vari programmatori, che allo stato attuale possono sperare di mantenersi con questa occupazione solo se vengono noleggiati da uno dei vari progetti o se, con un colpo di fortuna, riescono a trovare un posto di lavoro stabile in una delle società del settore.
La speranza dunque è che a questo primo passo della Sun ne seguano magari altri, anche di altre società del settore. L’intero movimento ne ricaverebbe un immenso giovamento.
di Mario Perri - TuxJournal.net