Fra le varie soluzioni disponibili c’è anche SUSE Studio, la piattaforma che rende la creazione di una nuova distro un gioco da ragazzi.
Utilizzare una distro completamente personalizzata è il sogno (non impossibile) di molti amanti di Linux, o per lo meno di quelli che non si “accontentano” di utilizzare un sistema così come mamma l’ha fatto. Essenzialmente, le strade che possiamo percorrere per raggiungere il nostro obiettivo sono tre. La più semplice consiste nell’individuare la distro pronta all’uso che più rispecchia le nostre aspettative e procedere poi ad un’accurata personalizzazione, aggiungendo software, repository, driver, temi grafici e l’ambiente desktop che preferiamo: in fin dei conti, quello che il 99% degli utenti Linux già fa.
I più smanettoni ed esperti, poi, possono affidarsi a Linux from Scratch, che permette di realizzare una distro completamente da zero. Come già detto, però, questa non è una soluzione alla portata di tutti. Per consentire a qualsiasi utente di raggiungere l’obiettivo ed avere la soddisfazione di utilizzare una distro davvero personalizzata c’è il progetto SUSE Studio.
Come si intuisce dal nome stesso, la custom distro creata è basata su OpenSUSE (possiamo scegliere fra l’ultima release disponibile di openSUSE o le ultime tre di SUSE Linux Enterprise) e l’utente finale può scegliere di personalizzare davvero tutto: a partire dal nome della distro stessa, fino ai repository da includere. E i passi che ci portano ad ottenere il sistema finale è davvero banale. L’unica cosa che occorre (escludendo un po’ di tempo) è un account sulla piattaforma SUSE Studio: per registrarne uno raggiungiamo questa pagina e clicchiamo sul pulsante Sign in or create an account. Superata questa fase, è tutta una questione di preferenze personali. L’unica certezza è che fino alla fine del processo, non sarà mettere mano alla riga di comando neppure un solo secondo: dopotutto, il sistema viene creato utilizzando direttamente l’interfaccia Web della piattaforma.
Quello che ci chiediamo, però, è se questo è davvero un sistema accettabile per creare una distro. Da un lato può risultare comodo per molti utenti. Dall’altro, forse “ridicolizza” un po’ l’importanza di conoscere i fondamenti che portano alla creazione di un nuovo sistema. Voi cosa ne pensate?
Fonte: HowtoForge