Ovviamente gli auguriamo altri 100 anni di vita. Ma cosa accadrebbe al kernel Linux nel caso di morte del suo vero papà?
Linus Torvalds è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Nel corso dei 25 anni che ci separano dalla nascita del suo primo kernel Linux, anche gli utenti alle prime armi e che utilizzano esclusivamente Windows hanno sentito parlare almeno una volta di Mr. Torvalds. Dopotutto, resta pur sempre uno di quei pochi uomini (si contano davvero sulle dita di una mano) che hanno rivoluzionato il mondo dell’informatica.
Nonostante Linux sia un progetto sviluppato da centinaia di sviluppatori sparsi in tutto il mondo, però, a pronunciare l’ultima parola su ogni possibile innovazione o modifica è sempre lui, Linus. Proprio come farebbe un vero padre di famiglia. Dunque, ciò che molti appassionati spesso si chiedono è: cosa accadrebbe se tutto ad un tratto Linus Torvalds dovesse morire? Certo, noi non possiamo che augurargli ancora 100 anni di vita ma, nell’ipotetica circostanza, cosa ne sarebbe del kernel Linux? Gli sviluppatori che fanno parte di The Linux Foundation riuscirebbero a portare avanti il progetto?
A chiederselo sono stati anche i giornalisti di Bloomberg Business che, potendo intervistare Mr. Torvalds, non si sono fatti sfuggire questa particolare domanda. In realtà, stando a quanto dichiarato da Linus Torvalds, non esiste un vero e proprio “piano di emergenza” nel caso in cui dovesse morire inaspettatamente. Ciò, ovviamente perché comunque si tratta ancora di una persona giovane oltre al fatto che a queste cose è sempre meglio non pensarci.
In ogni caso, il papà del kernel Linux ha fatto presente che ha già un paio di persone di fiducia che allo stato attuale nella Linux Foundation detengono quasi il suo stesso potere. Uno di questi è Greg Kroah-Hartman, nome ben noto a tutti gli utenti del Pinguino e da tempo considerato il vero braccio destro di Mr. Torvalds. In ogni caso, sempre secondo Linus, la comunità non dovrebbe ritrovarsi in preda al panico. Se vogliamo dare un’occhiata all’intervista completa, possiamo fare un salto su questa pagina.
Fonte: Softpedia