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31 marzo 2008 Visualizzazioni: 642 Tecnologia

Cloud Computing: IBM lavora con il mondo accademico

IBM  ha annunciato di avviare una collaborazione con due istituzioni accademiche leader in America, il Georgia Institute of Technology e l’Ohio State University, per sviluppare una nuova tecnologia “autonomic” per il cloud computing e per formare i futuri professionisti informatici.

La collaborazione  prevede la creazione di un prototipo di computing cloud che collega i centri dati delle due istituzioni definito Critical Enterprise Cloud Computing Services (CECCS).

I centri dati virtualizzati offrono alle organizzazioni la capacità di fare di più con un numero inferiore di risorse ottimizzando l’uso del software, dell’infrastruttura relativa all’hardware informatico, alla memoria e alla rete condividendole non solo attraverso i dipartimenti ma anche attraverso diverse sedi fisiche. Il cloud computing consente ai centri dati aziendali di operare in modo più simile a Internet consentendo una distribuzione dell’informatica attraverso una struttura di risorse accessibile a livello globale, anziché l’utilizzo di macchine locali o di server farm remote.

Il successo del cloud computing e di un centro dati virtualizzato dipende dal poter contare su una nuova tecnologia di gestione basata sulle capacità “autonomic”: soluzioni di self-managing che possono ridurre la complessità della gestione delle risorse informatiche distribuite sottostanti.

Il progetto si concentra sui servizi relativi al software applicativo che sono critici per la capacità di funzionamento di un’azienda, come ad esempio nel caso dei sistemi operativi informatici di grandi linee aeree. Esaminerà inoltre il modo in cui il lavoro, le attività di elaborazione e i programmi di manutenzione potranno essere svolti senza compromettere il funzionamento dei centri dati di importanza critica. In modo analogo, il progetto intende utilizzare software “self-managing” per affrontare l’equilibrio tra la disponibilità e le prestazioni dell’infrastruttura tecnologica.

Questa iniziativa  favorirà l’interazione e lo scambio di idee tra i professori presso il Georgia Tech e l’Ohio State e IBM Watson e Austin Research Labs e i gruppi di sviluppo di Raleigh. Avvalendosi dei programmi Shared University Research e Academic Initiative, IBM ha assegnato alle università il suo chassis BladeCenter H che funziona con i server HS21, il sistema storage DS3400, le attrezzature di networking e software che comprendono IBM Tivoli, WebSphere e Information Management. Unitamente al supporto di virtualizzazione, formeranno la base necessaria per la creazione dell’infrastruttura CECCS. Il progetto si baserà su metodologie SOA per collegare i diversi software “silos” che operano in entrambi i siti e per controllare e gestire in modo dinamico un’infrastruttura virtualizzata altamente distribuita.

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net

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  • Daniele

    Che sogno partecipare a progetti del genere da studente! Quasi quasi mi trasferisco… Devo solo trovare i soldi. :p