Dalle parole dell’ormai famoso Bill Hilf, di cui abbiamo già parlato nei giorni scorsi, sembra essere già arrivato un segnale di dietrofront per quanto riguarda la questione dei 235 brevetti infranti dal codice di Linux. La stretegia della Microsoft delianata dall’articolo pubblicato inizialmente su Fortune non corrisponde a realtà, puntualizza Hilf. La realtà, e la nostra strategia, è un’ altra.
Dalla nuova intervista pubblicata su Computer World, alla domanda - Sapevate, all’interno della vostra divisione, che la vostra società stava per rivelare il reale numero dei brevetti infranti dal codice sorgente di Linux? - , Hilf risponde: “Lo sapevamo ma l’articolo pubblicato su Fortune non rappresenta correttamente la nostra strategia. Agli occhi delle persone è sicuramente sembrato che la Microsoft abbia totalmente cambiato le proprie carte in tavola ma non è così. La nostra strategia è sempre stata quella di autorizzare l’uso di brevetti software più che accusare i diretti interessati di aver infranto le nostre proprietà intellettuali. Non abbiamo alcuna intenzione di citare in giudizio nessuno. Per il momento questa è la nostra strategia, in futuro chi può dirlo.“
In più Hilf dichiara di conoscere molto bene la comunità open source e per questo motivo è stato contattato da un mucchio di persone all’interno di quest’ultima nel giorno stesso in cui fu pubblicato quell’articolo. E continua dicendo: “Ho detto loro le stesse cose che ho detto a voi in questa intervista. Non c’è niente di cui preoccuparsi. Tutti i lavori che abbiamo intrapreso con la comunità open source continueranno senza alcun intoppo.“
L’intervista si conclude con la domanda - La Microsoft svelerà quali sono i brevetti attualmente violati da Linux?. La risposta di Hilf è stata: “Quando si è verificata una situazione simile con Novell ci è stato chiesto di citare tutti i brevetti per avere una maggiore trasparenza. In questo modo, anche ora, chiarire la faccenda potrebbe schiarire le idee a molti. L’unica cosa certa è che non abbiamo inventato nulla“.
Domanda: Cosa ne pensate ? La Microsoft e tutti i suoi dipendenti continuano a stupirci.