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Grub: utilizzarlo è un gioco da ragazzi

19 febbraio 2009 Visualizzazioni: 515 Focus

Brasero, masterizzare è user-friendly

Primo tutorial di una lunga serie che andranno a completare l’offerta editoriale di TuxJournal. Ogni settimana almeno tre tutorial per capire come destreggiarsi al meglio tra le tante applicazioni offerte dal pinguino. Cominciamo con Brasero, il progetto legato al mondo della masterizzazione che all’interno dell’ambiente desktop Gnome è stato preferito ad altri software. Capiamo il perché e come utilizzarlo al meglio.

logo_brasero

Con una proporzione matematica possiamo affermare che k3b sta all’ambiente KDE come Brasero sta a Gnome. K3b - rumors in rete vogliono che con l’integrazione nel nuovo KDE prenderà il nome di k4b - a partire dalla sua nascita si è conquistato sempre una fetta più numerosa di utenti del pinguino.

Fino a non molto tempo fa esistevano, e in verità continuano ad esistere, diverse possibilità di masterizzare un CD/DVD su Gnome, ma nessuno soddisfaceva appieno gli sviluppatori di questo ambiente. Questo, almeno fino a quando non fece il suo debutto Brasero. Da quel momento ci furono diversi interessi verso questo software indotti dalla semplicità di utilizzo, dall’intuitività dell’interfaccia grafica e dalla sufficiente completezza delle caratteristiche tale da poter rivaleggiare con k3b.

Nelle moderne distribuzioni, laddove viene scelto Gnome come ambiente desktop, nella maggioranza dei casi troviamo come scelta predefinita Brasero. Ad onor di cronaca ricordiamo, però, che programmi come Brasero e k3b non sono altro che dei front-end ai comandi sottostanti, ovvero a tutti i tool necessari alla masterizzazione di CD/DVD siano essi audio, dati e/o video.

In più nulla vieta, come nel nostro caso, di utilizzare Brasero in ambiente KDE o, viceversa, k3b in ambiente Gnome. E allora vediamo come utilizzare Brasero per realizzare un CD audio, masterizzare una ISO e cancellare un CD/DVD.

1) INSTALLIAMO BRASERO
L’installazione di Brasero su Mandriva 2009.0 (la distribuzione utilizzata per questa prova) è abbastanza semplice. Se abbiamo impostato i repository in http://easyurpmi.zarb.org e abbiamo una connessione attiva, allora è sufficiente aprire un terminale, loggarsi come root e impartire il comando;

# urpmi brasero

Naturalmente in base alle scelte effettuate durante la fase di installazione della distribuzione, nonché in funzione di tutto ciò che fino a questo momento abbiamo installato, il numero di dipendenze che il comando potrebbe tirarsi dietro potrà essere più o meno elevato. Terminata l’installazione utilizziamo l’apposita voce nel menù per lanciarlo; la schermata principale è visibile in figura.

brasero1

2) PROGETTO AUDIO DA FILE MP3
Dalla schermata principale clicchiamo sull’icona/pulsante Progetto audio – Crea un CD audio tradizionale.

brasero2

A questo punto entriamo nella cartella dove custodiamo i nostri file con i quali vogliamo creare un CD audio, selezioniamo il file che dovrà far parte della nostra compilation e clicchiamo sull’icona Aggiungi in alto a sinistra. E’ possibile, prima di aggiungere il file, ascoltarlo per vedere se è quello giusto. E’ sufficiente cliccarci sopra per aprire il lettore integrato (in basso a sinistra); per avviare la riproduzione basta cliccare sull’usuale tasto con il simbolo Play. L’anteprima è possibile anche nel caso di file video. In basso a destra la barra verde indica l’occupazione (in minuti) su CD.

brasero3

Possiamo modificare le informazioni sulla traccia prima di passare alla masterizzazione, cliccando con il tasto destro sul file in questione nel pannello di destra e dal menù contestuale scegliere Modifica Informazioni.

brasero4

Queste informazioni verranno utilizzate dalla tecnologia CD-TEXT che non tutti i lettori, però, supportano. La riga con la sigla ISRC è un codice definito dallo standard ISO 3901 e possiamo lasciarlo anche vuoto. Al termine clicchiamo su Applica e ripetiamo la procedura per gli altri file. A questo punto clicchiamo sul pulsante Masterizza e nella nuova finestra riportiamo il nome del disco, indichiamo il masterizzatore (se ne abbiamo più di uno) dal menù a tendina e lasciamo deselezionata la casella Lasciare il disco aperto per aggiungere in seguito una sessione dati.

brasero5

A questo punto clicchiamo su Masterizza per avviare l’incisione su disco.

3) MASTERIZZIAMO UN’IMMAGINE ISO
La procedura per la masterizzazione di una immagine ISO è piuttosto semplice. Dal menù Progetto andiamo su Nuovo progetto e da qui scegliamo Masterizza immagine.

brasero6

Nella nuova finestra indichiamo il disco su cui scrivere e il percorso dell’immagine da masterizzare, quindi clicchiamo su Masterizza. Ed il gioco è fatto!

4) CANCELLIAMO UN MEDIA RISCRIVIBILE
Dal menù Strumenti scegliamo Cancella. Nella nuova finestra selezioniamo dal menù a tendina quale supporto cancellare quindi clicchiamo su Cancella per avviare la procedura.

brasero7

Tra le caratteristiche di Brasero anche la capacità di creare copertine per le nostre custodie attraverso lo strumento integrato raggiungibile nel menù Strumenti e scegliendo la voce Editor copertine.

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  • MeMEme

    “Con una proporzione matematica possiamo affermare che k3b sta all’ambiente KDE come Brasero sta a Gnome. ”

    […]

    “Fino a non molto tempo fa esistevano, e in verità continuano ad esistere, diverse possibilità di masterizzare un CD/DVD su Gnome, ma nessuno soddisfaceva appieno gli sviluppatori di questo ambiente”

    […]

    “sufficiente completezza delle caratteristiche tale da poter rivaleggiare con k3b.”

    tutto vero, ed è esattamente ciò che penso io..

    proprio per questo non vedo l’ora che o gnome o kde si fondano in un’unica cosa o che uno dei due “decada / soccomba” ..

    è ridicolo che all’interno di un unico sistema operativo che vuole avere per target l’utenza desktop ci si trovi a parlare di due programmi che fanno la stessa cosa e “rivaleggiano” tra loro come se si parlasse di un programma per masterizzare per windows che non esiste su linux e si dica che ora il programma per masterizzare su linux può rivaleggiare con la versione che già esisteva da tempo su windows..

    se c’era già k3b che andava bene.. perché non poteva essere usato in gnome? per un fatto estetico o di scelte frutto di “rivalità” tra i due gruppi? Voglio dire.. è tempo di rendersi conto che il concetto del dire “ok c’è già un programma figo per fare la cosa X ma non è fatto per gnome/kde e quindi mi rifaccio la mia versione per gnome/kde” non ha senso.. perché X potrebbe essere k3b o firefox o gimp..

    Firefox poi è un caso ancora apparte.. perché in principio c’era navigator.. poi han fatto khtml.. poi c’e’ stato firefox.. poi han fatto anche epiphany xke’ firefox è lento su linux.. poi apple si e’ forkata khtml e ha fatto webkit.. e ora.. webkit arriva in gnome con midori.. eheh

  • http://www.tuxjournal.net Michele Petrecca

    …è il bello del software libero. ;-))
    Gnome, per farla breve, a suo tempo nacque come progetto alternativo a KDE perché “all’epoca” le librerie Qt avevano una licenza che non faceva ben capire quale fosse il futuro.

    Fino a quando c’è scelta e questa non inficia più di tanto il “normale uso” desktop, non penso (IMHO) che sia un problema.

    Bye 8-)

  • roberto

    Ho avuto modo di usare brasero con dvd-dl e non sono riuscito a masterizzarne nemmeno uno cosa che caricando k3b è andata liscia come l’olio .
    mi piace avre un sw integrato con l’ambiente gnome ma credo che k3b sia superiore in funzionalita’ a brasero

  • MeMEme

    @Michele Petrecca: sì lo so.. avevo provato kde 1.0 quando è uscito, e semplificava molto la vita a chi voleva provare ad usare linux come ambiente desktop “in quei tempi” :D

    Ma ora il punto è proprio che il motivo per cui è nato gnome, ovvero avere un’alternativa libera a kde, non ha più senso essendo libero kde stesso.. e anche se le qt sono controllate da nokia, lo scenario peggiore è un fork..

    “Fino a quando c’è scelta e questa non inficia più di tanto il “normale uso” desktop”

    secondo me invece questa dualità danneggia il “normale uso” desktop: prendiamo ad esempio mac os x o il prossimo windows 7.. hanno una loro logica e un loro stile ben definiti. se ad un utente principiante devi spiegare come fare una certa operazione, lo puoi fare tranquillamente.. su linux invece devi prima chiedergli che distro usa e magari anche se usa kde o gnome..

    Non so bene come spiegare la cosa ma se cerchi su google gli screenshot di linux fatti negli ultimi 5 anni e quelli di windows fatti negli ultimi 5 anni ti accorgi di quanto linux sia in un certo senso troppo vario e troppo poco standard.. parlo sempre dal punto degli utenti o dei programmatori alle prime armi. Se le cose non cambiano resterà sempre principalmente rivolto agli smanettoni..

    Prendendo anche il commento di roberto precedente a questo:
    “mi piace avre un sw integrato con l’ambiente gnome” .. questa è un’esigenza di cui l’utente non dovrebbe sentir il bisogno .. se anche ci fossero due ambienti desktop configurati in modo diverso, a livello di singole applicazioni, queste dovrebbero girare indistintamente su entrambi.. e si sta procedendo nella giusta strada se si pensa che qualche anno fa c’erano anche problemi a condividere le app nella “tray bar” (come si chiama in italiano? :p vassoio di sistema?!) tra kde e gnome.. Insomma.. freedesktop.org ha capito bene in che direzione muoversi, ora spero lo comprendano del tutto anche gli sviluppatori.

    Un esempio per iniziare potrebbe essere quello di rendere identiche le finestre apri/salva file sia per le app. gnome che per quelle kde.. poi al max si puo’ fare (ma sarebbe quasi uno spreco di tempo) che se un’app kde gira su gnome viene fuori la finestra di dialogo di gnome e se gira su kde quella di kde.. tanto alla fine devono solo ritornare il nome di un file o di una lista di file o di una cartella..

    ciao

    p.s.
    “…è il bello del software libero”
    sono d’accordo ma rischia anche di diventarne la debolezza.. Se si definisce uno standard che sia uno per lo scopo “desktop linux” niente vieta che ci siano altre 3000 alternative.. ma se ci sono 3000 alternative di cui si deve ogni volta cercare la migliore ed incollarla con l’attak all’altra si resterà con l’idea che “desktop linux” = cose fatte (nell’insieme) in modo aprossimativo ma vabbe.. tanto sono gratis.

    • http://www.tuxjournal.net Michele Petrecca

      @MeMEme
      Questa “richiesta” di avere un possibile desktop, secondo me, accompagnerà sempre GNU/Linux; io uso KDE e XFCE. Io non me ne farei un problema più di tanto. Quando iniziai, “all’epoca”, circa 10 anni fa, usavo Gnome perché lo utilizzava la Slackware. Da quando il buon Pat :-)) “eliminò” Gnome dallo sviluppo passai definitivamente a KDE (di recente ho aggiunto XFCE e sto dando un’occhiata anche a Rox usato da Musix…anche se di default oramai ha KDE).

      @Roberto
      Se non riuscisti a masterizzare nemmeno un cd/dvd un motivo doveva pure esserci; ti dava errore nella masetrizzazione oppure ti veniva riportato che il cd/dvd era stato correttamente inciso mentre, in realtà, non aveva scritto nulla?!

      Bye 8-)