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Installare Visual Studio Code su Ubuntu

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Installare Ubuntu 15.04 sul Surface 3 Pro (video-guida)

24 giugno 2015 Visualizzazioni: 2407 HowTo

Aumentare le prestazioni di Linux? Agisci sul parametro swappiness

Non tutti lo sanno, ma questo parametro permette di migliorare (in alcuni casi, non di poco) le prestazioni di qualsiasi distro Linux. Ecco come fare.


Al momento della prima installazione di una qualsiasi distro Linux, un utente alle prime armi si sarà sicuramente posto una domanda: “ed ora, che cos’è questo spazio di swap?” Domanda più che lecita per chi non ha mai avuto a che fare con il sistema operativo del Pinguino e, nonostante la maggior parte delle distro offrano partizionamenti automatici, conoscere bene il compito dell’area di swap può essere sempre e comunque molto utile.

Per chi ancora non si fosse documentato, si tratta di una piccola area del disco rigido da destinare come memoria virtual del sistema: solitamente, si tende ad riservare uno spazio pari al doppio della quantità di memoria RAM installata nel PC. Ma a cosa serve? �? uno spazio, utilizzato dal kernel Linux, per spostare dati dalla RAM e dunque liberarla all’occorrenza. Ciò accade quando determinati processi richiedono più memoria di quanto sia effettivamente disponibile (la RAM). Detto ciò, nel mondo Linux c’è un altro parametro da tenere ben in mente, sempre che vogliamo settare al massimo le prestazioni del nostro sistema: lo swappiness.

In poche parole, si tratta di un parametro (personalizzabile dall’utente) che permette di determinare con che priorità (in un certo senso) utilizzare l’area di swap. Di default, tale parametro è settato a 60 ed il suo valore può variare da 0 fino a 100. E se volessimo cambiarlo per verificare come variano anche le prestazioni di sistema? Non c’è niente di più semplice. Già, perché è sufficiente agire sul file swappiness presente in /proc/sys/vm: avviamolo con un editor di testo (ad esempio Gedit) e variamo il valore numerico riportato. Le modifiche vengono applicate subito, senza la necessità di riavviare il sistema e potendo dunque constatare eventuali cambi prestazionali.

Peccato, però, che così facendo le modifiche andranno perdute al riavvio del PC (essenzialmente per motivi di sicurezza). Per rendere definitive le modifiche è necessario loggarsi come amministratori di sistema e aggiungere nel file /etc/sysctl.conf la riga:

vm.swappiness = “valore”

dove valore è un numero che va da 0 a 100.

swap

Fonte: HowtoForge

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  • Alessandro Pellizzari

    Avete tradotto quasi tutto l’articolo originale, tranne la parte più importante: a cosa serve e a quanto settarlo.
    E forse è un bene. Magari la gente si informa un po’ prima di inserire numeri a caso nei parametri del kernel…

    • DavidBerno

      No, prima fanno casini, solo poi vanno nei vari forum a chiedere aiuto perchè Linux (cattivone..) si è piantato e con Windows non capitava. Quindi duplice problema, forum intasati e ritorno a Win. Si sa che solo una piccola parte di chi ha “fatto casino” resta con Linux, chi è caparbio e non vuol mollare l’osso.

    • Jock

      Concordo pienamente.
      Aggiungo che editare con gedit un parametro in /proc/sys/vm è molto da niubbi.

  • massima

    Interessante, non ne ero a conoscenza.

  • rico

    La riga completa da inserire su terminale sarebbe “sudo gedit /etc/sysctl.conf”
    Una volta che il file si è aperto, aggiungere in fondo “vm.swappiness=10″
    Perchè 10? è il valore (a quanto ho letto in giro) migliore per i sistemi con 4 GB di RAM, cioè i più diffusi da qualche anno. Sconsigliato mettere zero o cento.

  • Anto_Dev

    Per modificare la swappiness “al volo”, modificando quindi il file “/proc/sys/vm/swappiness” non è necessario aprirlo con un editor di testo ma basta semplicemente eseguire un:
    # echo VALORE >> /proc/sys/vm/swappiness
    (è necessario avere i permessi di root)
    Operazione molto più veloce ;)

  • Pierpaolo

    Con 4 GB di ram se non utilizzi l’ibernazione l’area di swap è praticamente inutile.