Il primo telefonino equipaggiato con Ubuntu Touch verrà commercializzato proprio in questi giorni al prezzo di “soli” 169 euro. Per completare l’acquisto, però, sarà necessario superare un piccolo esame.
La Spagna ha impiegato meno tempo della Cina. Da non crederci, eppure è andata così. La spagnola Bq, infatti, è riuscita a immettere nel mercato il primo ubuntufonino e Meizu (il partner cinese di Canonical) non lo farà prima della fine di questo mese. Secondo quanto dichiarato sia da Bq che dalla stessa Canonical, l’Aquaris E4.5 Ubuntu Edition (è questo il nome ufficiale del primo telefonino equipaggiato con la distro mobile dell’azienda di Mark Shuttleworth) verrà commercializzato in Europa (Italia inclusa) nei prossimi giorni. Il tutto, ad un prezzo molto più che vantaggioso: 169 euro. Con questa cifra, infatti, volendo fare un paragone con uno smartphone Android, ci si porta a casa una soluzione di media fascia. Proprio la stessa nella quale si colloca il Bq Aquaris E4.5 Ubuntu Edition.
Il processore è ARM Cortex A7, un quad core da 1.3 GHz a quale è stato affiancato un solo GB di memoria RAM. La grafica è affidata al chip Mali 400 (abbastanza standard nel mondo Android), mentre il display si mostra in una diagonale di 4,5 pollici (come si intuisce dal nome stesso del device) ed una risoluzione QHD pari a 540×960 pixel. Lo storage interno è fissato a 8 GB e può essere esteso tramite una memoria microSD. E poi ancora fotocamera posteriore da 8 Megapixel, doppio slot micro-SIM e batteria da 2150 mAh.
Nulla di particolarmente interessante, sì, ma non dimentichiamo non solo il suo prezzo, ma anche che si tratta solo del primo ubuntufonino presente nel mercato. Magari, nei prossimi mesi, potremo mettere le mani su soluzioni di alta fascia e decisamente più performanti. E forse equipaggiati con un modulo 4G, per ora non ancora previsto.
Come già detto, il Bq Aquaris E4.5 Ubuntu Edition viene commercializzato dalla stessa Bq (direttamente sul suo sito ufficiale) al prezzo di 169 euro. Ma se credete che sia così facile accaparrarsene uno, vi sbagliate di grosso. Già, perché l’intenzione di Bq e di Canonical è quella di creare delle vendite flash con le quali vendere solo pochi esemplari. Questo, almeno per le prime settimane.
Inoltre, per essere sicuri di acquistarne uno, è necessario prima completare un piccolo mini-game, nel quale dimostrare di conoscere a priori le potenzialità di Ubuntu Touch e i suoi punti di forza. In un certo senso, un’ottima strategia di marketing questa, proprio perché consentirà a Canonical di avere un primo pubblico fatto da utenti quantomeno informati. A nostro parere, infatti, allo stato attuale, una diffusione a macchia d’olio di Ubuntu Touch (sempre che si possa verificare) sarebbe solo controproducente. L’utente medio, che è sempre alla ricerca di applicazioni e giochi, potrebbe non afferrare che si tratta pur sempre di un OS mobile appena nato, pubblicizzando in maniera errata, la piattaforma. Diamo ad Ubuntu Touch il giusto tempo.
Dunque, chi non segue da tempo gli sviluppi di questa piattaforma, pur volendo metter mani al portafogli, potrebbe non riuscire ad acquistarlo. Il nostro consiglio? Date una lettura ai numerosi articoli che negli ultimi due anni abbiamo dedicato a Ubuntu Touch: il pericolo di non superare il mini-game sarà scampato!
Fonte: OMG! Ubuntu!