L’azienda di Steve Jobs è stata presa di mira dalla fondazione creata da Richard Stallman il 4 ottobre 1985 che si occupa di eliminare le restrizioni sulla copia, sulla redistribuzione, sulla comprensione e sulla modifica dei programmi per computer.
Solo ieri abbiamo scritto una notizia riguardante l’innegabile capacità di Apple di innovare con prodotti tecnologici il settore informatico. L’iPad, l’iPhone e ultimamente l’iPad hanno segnato rispettivamente i mercati dei lettori multimediali, delle piattaforme mobili per gli smartphone di ultima generazione e dei computer Tablet. La Free Software Foundation, però, sembra non pensarla allo stesso modo quando si parla di modalità d’utilizzo di questi gioiellini. Il tutto è riassunto in un’immagine goliardica pubblicata da qualche ora sul sito Geektecnica che mostra un sosia di Steve Jobs alla presentazione dell’iPad con un cartello di protesta. “Apple non è software libero. Apple non vi consente di installare applicazioni dal Web. Apple non vi consente di condividere musica e libri. Apple può disabilitare da remoto applicazioni e funzionalità”. Insomma, benvenuti nel mondo delle restrizioni targato Apple. Sicuramente un interessante spunto di riflessione. Noi allora vi chiediamo: cosa ne pensate della filosofia Apple?