Chi ha utilizzato Windows Me alzi la mano, ora alzi la mano chi ne era contento. Windows Vista è probabilmente destinato a fare la stessa fine. Le voci del mondo ICT parlano tutte dell’arrivo delle nuove versioni dei prossimi sistemi operativi. Windows 7, Ubuntu 9.4 e Snow Leopard 10.6. Si è creata una sorta di ansia da OS, simile a quella che Apple genera sapientemente intorno ai suoi prodotti prima dell’uscita. Ma oltre ad essere una strategia di marketing pare che ci siano anche delle motivazioni tecniche e sociali dietro questa corsa agli OS, vediamo quali.
Microsoft
Dopo le critiche su Vista, deve realizzare velocemente un OS in grado di ristabilire la fiducia dei grossi produttori di computer e degli utenti finali. Vista in realtà non doveva nemmeno esistere ma lo sviluppo dell’OS nome in codice Vienna andava a rilento; così venne fuori questo sistema di mezzo nome in codice Longhorn che non comprendeva alcune delle funzioni previste per Vienna prime fra tutte il nuovo file system WinFs ed un nuovo kernel, completamente riscritto, che si vocifera, faranno parte di Windows 7. Il malcontento, e il crescente interesse verso i sistemi Linux e Apple, ha però portato Microsoft ad anticipare l’uscita di Windows 7 al 3 Giugno 2009, inizialmente era prevista per i primi mesi del 2010; casualmente proprio nei pressi della presunta uscita del nuovo OS Apple. A Giugno non ci sarà però un nuovo kernel ma l’evoluzione del precedente kernel NT e, probabilmente, nemmeno WinFs. Forse li vedremo in quello che, in questi giorni, viene definito Windows 8 che non vedrà la luce prima del 2011.
Linux
I sistemi Linux sono quelli che hanno generato maggiore interesse nell’ultimo periodo, grazie ad alcuni fattori contingenti, in primis la nascita delle piattaforme ultraportatili; Vista ha bisogno di molte risorse per girare bene e consuma le batterie molto più velocemente dei sistemi Linux, inoltre, la flessibilità del kernel e la sua origine open, permette di cucirlo sui vari UMPC e netbook molto più velocemente di quanto si possa fare con un OS Microsoft. Intel ha mostrato più di una volta di preferire per questa fascia di prodotti i sistemi Linux e, di recente, anche Hp ha rinnovato il suo interesse in tal senso. A sentire le dichiarazioni del CEO di Canonical, inoltre, sembra ormai che l’esempio da seguire non sia Microsoft bensì Apple. Ubuntu parla già della prossima release di Aprile promettendo di abbreviare il gap rispetto a Mac Os X.
Apple
Ha avuto un grosso incremento di vendite grazie al passaggio ai processori Intel, ed ha saputo vendere il marchio con delle strategie di marketing davvero azzeccate. La disaffezione verso Microsoft e il supporto di Software House del calibro di Adobe (che tra l’altro ha riportato il Premiere sulla piattaforma), Electronic Arts ed altre ha fatto il resto. Forte di un crescendo apparentemente inarrestabile, coadiuvata dal design dei suoi prodotti, l’interesse di Apple sembra essersi adesso indirizzato verso l’incremento di efficienza dei suoi OS e verso il mercato enterprise, tanto che i prossimi software prevedono principalmente un migliore sfruttamento dei processori multicore e delle schede grafiche e il supporto al nuovo file system ZFS che permetterà una maggiore velocità e flessibilità in ambito server.
Lo scenario vede quindi Microsoft in caduta, Apple in ascesa e Linux alla conquista del mercato UMPC e netbook. Non ci resta che attendere anche noi gli sviluppi dei prossimi mesi.
di Giuseppe Bonanno - TuxJournal.net