Ancora non si placano le polemiche e le indiscrezioni su quello che sarà il futuro dei boot loader con l’arrivo di Unified Extensible Firmware Interface (UEFI).
Come già discusso molte volte, il prossimo sistema operativo Microsoft avrà alcune caratteristiche di sicurezza che permetteranno l’avvio solo a software firmati digitalmente. Mentre il mondo delle distribuzioni Gnu/Linux continua a guardare con preoccupazione all’arrivo di questo strumento, data l’impossibilità per i sistemi operativi opensource di essere firmati, alla prossima conferenza MalCon a Mumbai, è in programma la presentazione del primo “bootkit” conosciuto per Windows 8, ossia un exploit che permette di ottenere accesso root al sistema, presumibilmente sconfiggendo le caratteristiche di sicurezza del nuovo boot loader.
Non è ancora stato rivelato come effettivamente questo bootkit funzioni, ma lo stesso creatore, Peter Kleissner, ha dichiarato via Twitter che questo nuovo strumento, chiamato Stoned Lite, è un file di soli 14 kilobytes che può essere avviato direttamente da USB o Cd. Il nome riprende Stoned, cioè un altro lavoro dello stesso Kleissner che permetteva l’attacco di Windows XP, Vista, 7 e Windows Server 2003, consentendo l’accesso all’intero sistema, anche in presenza di dischi criptati. Resta ancora da vedere come verrà effettivamente implementato il nuovo sistema di boot, sperando che non ci sarà bisogno di ricorrere a strumenti del genere per avviare il nostro sistema operativo preferito.