Il client di gioco è disponibile per il sistema operativo ormai da un anno. Cos’è cambiato in questo frangente di tempo? Cosa aspettarsi dal futuro? Parliamone assieme.
Poco più di un anno fa, esattamente il 14 Febbraio 2013, il popolare client di gioco firmato Valve faceva il suo debutto ufficiale sul sistema operativo del Pinguino, uscendo da quello stato di Beta che in molto aspettavano. Un catalogo pressoché irrisorio di giochi, se comparato a quelli disponibili ad oggi.
Esattamente 50 i titoli disponibili il giorno del lancio di Steam su Linux. Un numero che, ad un anno esatto, è saltato alla fantastica quota di oltre 530. Numeri da capogiro: circa il 900% di crescita, segno tangibile che Valve crede fortemente nel sistema operativo del Pinguino. E la vera dimostrazione di ciò è Steam OS, la nuova distro basata su Debian, che equipaggerà le Steam Machine di tutto il mondo.
Valve investe tempo e denaro su Linux. Un po’ quello che tutti i grandi nomi dell’informatica hanno fatto e il Pinguino non può far altro che crescere giorno dopo giorno. Valve va ringraziata. Il motivo? Aver abbattuto l’unico vero limite di Linux, ovvero la mancanza di titolo di un certo livello e ampiamente apprezzati dagli utenti provenienti da Windows. Valve ha quindi fatto cadere l’unica vera scusa che poteva frenare un bel po’ di utenti ad abbandonare sistemi operativi proprietari per approdare a Linux. E, oltre alla Steam Machine, cosa aspettarsi ancora dal futuro? Vogliamo saperlo da voi.
Fonte: OMG! Ubuntu!