Oracle continua ad escogitare dei metodi per “chiudere” sempre più, imponendo quindi delle restrizioni non proprio galanti, ciò che fino a qualche anno fa era il simbolo dell’opensource.
In un’altra mossa a sorpresa pare che l’azienda di Larry Ellison sia intenzionata a sottoporre al Java Community Process (JCP) una nuova versione del linguaggio con all’interno delle restrizioni non da poco sull’utilizzo di Java stesso. A lanciare l’allarme questa volta è l’Apache Foundation che invita tutti i membri del JCP a boicottare la decisione di Oracle e votare contro la revisione del linguaggio.
“Perché dovremmo continuare a stare in un’organizzazione dove le regole non contano e dove la comunità viene continuamente bypassata?”, ha tuonato Jim Jagielski, presidente e cofondatore dell’Apache Software Foundation (ASF). In pratica, l’Apache Foundation pretende che non vengano più imposte restrizioni Field-of-Use (FOU) sulle versioni open source di Java. E questa volta è talmente determinata nella sua battaglia che è anche pronta a lasciare il suo posto nel JCP.