Scopriamo cos’è e come si usa il comando find, utile per spulciare a fondo nel filesystem, ricercando qualsiasi file presente nel sistema.
Quanti file sono presenti nel nostro disco rigido? Migliaia se non milioni. E nel caso in cui dovessimo cercarne uno in particolare, il comando find può rivelarsi molto utile. Molti di noi lo conosceranno già, anche se magari non si sono mai avventurati nei meandri dell’utility.
In questo nuovo articolo abbiamo dunque deciso di far brevemente luce sull’utilizzo del comando find, che può essere d’aiuto anche per chi è alle prime armi. Dopotutto, le opzioni da ricordare sono realmente poche. Entriamo dunque subito nel vivo dell’azione.
L’utility è disponibile su riga di comando. Avviamo dunque il terminale se vogliamo utilizzarlo. Il formato è:
find [-H] [-L] [-P] [-D debugopts] [-0level] [path…] [expression]
Le opzioni H, L e P specificano se seguire i link simbolici. Debugopts serve per fornire informazioni di debug. 0level, invece, si occupa dell’ottimizzazione delle query.
Durante la ricerca in tutte le directory è possibile ritrovarsi di fronte a messaggi di errore del tipo “Permesso negato”. Ciò accade quando non si è loggati come amministratori di sistema. Per ovviare a tale problematica, nel caso in cui non volessimo (o non potessimo, loggarci come root) aggiungiamo al comando find 2>/dev/null. Facciamo un esempio. Supponiamo di voler ricercare un file eseguibile all’interno del filesystem:
find / -name “grep” -executable -type f 2>/dev/null
Maggiori informazioni sull’utility sono disponibili consultando la pagina del manuale (man find).
Fonte: HowtoForge