Le novità tecnologiche in ambito informatico si susseguono ad un ritmo impressionante. Le società commerciali coinvolte in questa particolare arena, investono notevoli somme di denaro nella ricerca, e cercano continuamente nuove fasce di utenti finali per i propri prodotti.
Posizioni prominenti e intoccabili in alcuni settori per alcune società, possono restare tali per un lungo periodo, per poi venire improvvisamente insidiate. Quella parte della stampa che segue questo settore poi, trova spesso argomenti e segnali emergenti sul futuro, grazie proprio alle continue e diversificate novità che emergono in questo magico cosmo tecnologico. Una tra le varie e nuove dinamiche in corso, è rappresentata senza dubbio dal mondo Open Source, che continua ad incrementare la propria importanza, come variabile significativa nell’equazione generale del mercato. Cosi, capita che una discussione generata di recente dalla stampa di settore a prima vista interpretabile come provocazione, in realtà sia una chiave di lettura interessante da tenere in considerazione. Questa discussione si riferisce ad Adobe e alla differenza di importanza attuale di alcuni suoi prodotti sul web, rispetto al passato.
E’ innegabile infatti che ha Adobe abbia detenuto per anni una posizione di egemonia inattaccabile con il suo prodotto Flash per esempio. Negli ultimi tempi però, alcuni segnali raccontano di come la situazione sia in evoluzione, a partire proprio da Flash. Quest’ultimo, comunque ancora largamente popolare, non è più l’unico protagonista indisturbato quando si parla di embedded video per le pagine web, visto per esempio, il sistema di taggatura per il video di HTML5 e altre possibilità di tipo free e molto più leggere in termini di risorse necessarie per il funzionamento, rispetto a quelle richieste dal prodotto di Adobe. Lo stesso formato PDF potrebbe affrontare la stessa situazione.
Cosi, da una posizione egemonica, Adobe si trova ad affrontare una nuova competizione su diversi fronti e a diversi livelli, ed una naturale conseguenza di questa dinamica di mercato, potrebbe portare Adobe ad investire risorse per raggiungere anche quella base di utenza afferente ai prodotti di tipo free. Una grossa novità per l’azienda, chiusa da sempre al canale Open Source. Ed ecco che l’analisi di alcuni giornalisti anticipata in precedenza, si declina in “è arrivato il momento per Adobe, di supportare tecnologie di tipo free o sistemi operativi open come GNU/Linux?” Che si interpreti questa domanda come provocazione o interessante spunto, alcune dinamiche nel web attuale, sono senza dubbio una chiave di lettura da non sottovalutare per la società.