La Linux Foundation ha annunciato la realizzazione di un evento condiviso per migliorare l’integrazione tra sviluppatori Linux e Android. L’evento, al quale ci si può iscrivere già da adesso, è stato chiamto Android Builders Summit, è schedulato per i prossimi 13 e 14 aprile e si terrà a San Francisco.

Realizzato in contemporanea alla Embedded Linux Conference (ELC) 2011, che si terrà nello stesso luogo tra l’11 e il 13 aprile, l’Android Builders Summit è un incontro tecnico per OEM, device manufacturers, integrators, custom builders, e per la comunità di sviluppatori Android e Linux. Secondo gli organizzatori il summit “fornirà un forum per la cooperazione a livello di sistema e la discussione di questioni fondamentali e di opportunità nella progettazione di dispositivi Android”. Secondo la Linux Advocacy (che organizza l’incontro) l’evento è stato creato per rispondere alla richiesta di facilitare le collaborazioni a livello di sistema inoltrata da diversi suoi membri.

Tra gli argomenti che saranno trattati nel summit ci sono custom builds, alternative middleware, network functionality extensions, peer-to-peer frameworks, USB device support e security. Ad esso interverranno anche rappresentanti di Qualcomm Innovation Center, Motorola e Acer. La realizzazione di questo forum è un implicito riconoscimento alla forza innovatrice espressa da Android all’interno della comunità Linux ed anche un tentativo di sanare lo strappo con Google e la mancanza di contribuiti Android al kernel Linux, cosa che ha allontanato sempre di più i due mondi, soprattutto dopo la cancellazione del codice dei driver Android dal kernel Linux, fatta più che altro per cercare di attirare l’attenzione di Google. Attenzione che non c’è stata assolutamente, neanche dopo quest’atto.

Jim Zemlin, executive director della Linux Foundation ha dichiarato: “Linux sta fornendo la base su cui verranno realizzati i device di nuova generazione, e Android è uno degli esempi più brillanti di quanto possa essere di successo questo modello. Siamo lieti di semplificare la collaborazione tra l’ecosistema Android e di guidare l’innovazione della piattaforma al livello di sistema”.