Sono già trascorsi dieci anni da quando Netscape annunciava il rilascio al pubblico del codice sorgente del suo prodotto simbolo, rendendolo di fatto un prodotto Open Source; era Netscape Communicator 5.
Questa decisione fu presa da Netscape nel momento in cui Mozilla era il web browser che dominava la scena. Nello stesso periodo il prodotto della Microsoft, Internet Explorer (IE), stava guadagnando, inesorabilmente, quote di mercato. Ciò grazie al fatto che in quel periodo per avere Mozilla occorreva pagare una quota di 30$, mentre IE era all’inizio liberamente scaricabile come prodotto stand-alone, per poi essere fornito insieme al sistema operativo Windows 95 prima e Windows 98 poi.
In una situazione di mercato che per Netscape diventava sempre più scivolosa e incerta, Netscape prese la decisione di focalizzare i propri sforzi verso i prodotti di fascia Enterprise donando all’Open Source il proprio browser. Questo ha avuto ripercussioni per il mondo degli sviluppatori Open Source consentendo loro di lavorare, volontariamete, sul prodotto.
Riassumendo, nel tempo Mozilla diventerà il nome del progetto Open Source, la socità AOL acquisirà Netscape e IE raggiungerà il 90% dell’intero mercato, dando origine a quello che poi sarebbe stato il peggior periodo nella storia dei web browser. Nel 2002, Mozilla rilascerà poi la sua prima versione, accompagnata dal mantra: noi siamo costruttori di piattaforme, siamo dalla parte degli sviluppatori, lasciamo lo sviluppo di prodotti ad altri.
Successivamente subentrò Phoenix che partendo dall’intera suite di Mozilla ne realizzò un prodotto di consumo. Prima Phoenix e poi Firefox, che diventerà un prodotto di successo nel 2004, dimostrando che l’approccio orientato verso gli utenti è quello vincente al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati da Mozilla.
Dopo dieci anni, tra un altalenarsi di tempi duri e buoni, di frustrazioni e soddisfazioni, il successo di Mozilla è un qualcosa che noi, cittadini interconnessi dalla rete delle reti, possiamo tranquillamente celebrare con il resto del mondo.
di Giuseppe Lo Brutto - TuxJournal.net